Artemio di Cascate del Niagara Roberta e Auroro

E gettò il suo ultimo sguardo verso la grotta che lo aveva generato. Da li prese il volo verso l'isola di giava , dove scrivendo bibbie per atei si guadagnava il pane quotidiano e fu cosi per gioco o forse per accidia che scambiò la sua ombra con quella di un cane. Passeggiando per la spoglia foresta di Giava , cadde in un lago di peni e solo grazie alla forza con cui riuscì ad aggrapparsi ai suoi stessi capelli , fu in grado di uscir fuori da quell inferno. Tornato in villaggio raccontò la storia ai suoi 2 figlie Marco e chiara ma essi non gli credettero, piuttosto mangiarono la torta che Pierino non aveva il permesso di mangiare e Pierino dovette mentire alla madre affermando con una negazione che non aveva mangiato lui la torta. Anni dopo molto, Pierino, sulla orlo di una crisi di nervi dovuta alla sua dipendenza dal cerume , vedette i suoi risparmi ai figlia di coso. La vendetta era completa, si diresse allora verso il deserto dando un ultimo sguardo alla madre furibonda ma seria e slanciata. Pierjno era ormai presa del delirio e nulla poté dissuaderlo dal perseguire i suoi obiettivi, nemmeno il secondo ministro keniota in bikini. Rubò a quel punto per pura sincerità un elmetto ad un attore di una compagnia errante che spesso recitava erroneamente i testi dell architetto saudita kammello. Arrivato li ,proprio in quel punto quello la , quello la la dove lui si era primo diretto prima di quel momento li prima di arrivare la. Ad attenderlo in ordine di capacità di posare la mano su un fianco: il figlio unigenito di suo padre , l'unico nipote di suo nonno ed uno specchio. Preso dalla orrore di tale visione si gettò ai piedi del monte Rushmore ed esclamò le seguenti parole in lingua swahili : ball hob enes emis po gli ho! kom euna ke ka?! . Ma ritorniamo al protagonista : dopo essere fuggito a bordo di un colpo di cannone da una rivoluzione cinese, cenò comodamente seduto su di una persona nettamente inferiore a lui. Papa Rondinella era nel frattempo uscito dalla doccia e scriveva con parsimonia il discorso dell angelus da dedicare a suo figlio . Protagonista della storia , che da ora chiameremo semplicemente artemisio di cascate del Niagara.. Artemuodio di cascate del Niagara amava papa rondinella e conservava sempre un suo poster nell' ano in caso di necessità. In deposito presso l'ano aveva anche una Toyota corolla e un bicchiere dei gormiti con dei fiammiferi usati all' interno. Il giorno dell angelus domenicale si recò come di inconsueto a piazza San Pietro . Per l occasione trovò opportuno indossare abiti . Fu notato da un gregge di giornalisti e assalito. Non sapeva di essere famoso. Per scoprire come ciò sia potuto accadere dobbiamo ritornare indietro di qualche decennio. Artemisio di cascate del Niagara prima dello scoppio della seconda guerra di Crimea era luogotenente presso i l'isola dei famosi . Li gestiva le piantagioni di cotone di sua maestà e sfruttando le sue capacita mimetiche mise da parte un gruzzolo che utilizzò per investimenti nel settore immobiliare. Trasferitosi a Singapore iniziò la frequentazione della nobiltà locale ma non lesinava incontri con la parte povera ed inferiore del popolo. Proprio durante una battuta di caccia al povero il suo sguardo si incrociò in modo del tutto volontario con quello di un angelo sterminatore. Vestito in tuta da tennis e con in mano un libro di Fabio Volo, l'angelo seminava il panico tra i passanti con le sue possenti risate benefiche. Poi fu sera. Risulta chiaro e possa un mimo contraddirmi se affermo a torto quanto ho da dire, che Artemisio di Cascate del Niagara ebbe notorietà grazie alla sua presenza come luogotenente sull' isola dei famosi. Ora riprendiamo da piazza San Pedro. Bisogna tener presente l'avversa situazione creatasi .Artemisio di cascate del Niagara giaceva immobile al di sopra della folla ,fluttuando nell'aire. Sorbetto il gobbo percepì e accorse. Lo salvò ,entrambi salvi. Si trasferirono. Ebbero relazioni varie. Smisero di dormire per guardare un film. Non durò per sempre. Giunto oramai al tempo dei crisantemi Artemisio accettò con rassegnazione la sua sorte. Povero e senza eredi, spese gli ultimi anni della sua vita questuando. Acquistò un orto già in suo possesso e vi stabilì la sua dimora. Dalla finestra osservava i giovani e vigorosi minatori agitarsi e dilettarsi in alterchi vari, in attesa della fine dei suoi giorni. Ma poi, come in ogni mondo decorato e arricchito da una mediocre , precaria, ma pur sempre degna razionalità, Artemisio di Cascate del Niagara si arricchì. I minatori decisero per dimostrare la loro profonda avidità, di donare il loro immeritato salario all'uomo che per anni aveva fatto si che la loro esistenza fosse resa vana. in poco tempo Artemisio di Cascate del niagara fondò una scuola filosofica denominata "la scuola filosofica di Artemisio di Cascate del Niagara e suo fratello Paolo ,mai nato". Qui Artemisio di Cascate del Niagara accoglieva chiunque volesse giungere alla conoscenza più bassa: Capi di stato, Capitani di vascelli, designer di bottiglie, cercatori d'aria, persone capaci di ruotare il proprio corpo poggiando semplicemente il polso del braccio destro sul pavimento coperto da un tappeto sporco di cibi vari depositatesi in seguito a cerimonie non autorizzate , indovini e proprietari di smart. Ma il destino non aveva ancora chiuso i suoi conti, ci pensò Artemisio di Cascate del Niagara a chiudere i conti. Dopo un viaggio in cavallo, seguisto dalla sua ombra, Artemisio giunse in loco. Li con il suo fedele servo Auroro mise a punto una congiura contro i Conti. Nascosto tra le lenticchie , il noto pastore tedesco Efialte, venne a conoscenza dell'intero piano. Il giorno seguente , a cavallo di un pollo, efialte giunse presso la maestosa reggia di re Re , il quale ospitava l'intera nobilità locale e uno straniero proveniente dalle foreste Sacre di nome Gnegno. Efialte con la speranza di un premio in danaro o in vino, rivelò il piano ordito da Artemisio di cascate del Niagara contro i conti, al re. In un primo momento il Re , preso da un ineffabile prurito, non diede peso alle parole del pastore ma successivamente, una volta appreso il significato di quei grafemi pronunciati ad alta voce dall'intero apparato fonetico di Effy , morì. L'improvvisa ma prevedibile morte del re , lasciò di sasso tutti i presenti al di fuori di Gnegno. La lotta per la successione si aprì subito dopo la sparizione del doppio corpo del re. I Conti organizzarono un magnifico banchetto senza invitati, loro stessi non vi parteciparono. L'unica portata, un fagiolo rosso magico, fu consumata da un enigmatico banchettante di nome Gegno. Ora dunque non essendoci un legittimo erede l'unica soluzione era una poderosa guerra mondiale. I Conti ,nascosti nei loro bunker, radunarono eserciti di mercenari già ricchi e con un alto livello di istruzione. L'unica regola per quel conflitto fu : c'è una sola regola. Intanto Artemisio di cascate del Niagara tramite un coito ingravidava una donna. Auroro ,suo fedele servo, cucinava tranquillamente delle leccornie alla frutta quando giunse presso la baracca di Artemisio di cascate del Niagara, la notizia che il suo fedele servo Auroro stava preparando del cibo. Artemisio di cascate del Niagara, che da questo momento chiameremo Roberta, si precipitò in modo fulmineo in direzione del castello di Auroro. Durante il tragitto Roberta notò con la punta di un suo organo un esercito di 4 milioni di intellettuali ricchi. In quel momento non gli parve nulla di rilevante e la cosa restò tale anche in seguito. Arrivato presso l'appartamento di Auroro, bussò al citofono. Auroro non sembrò disposto ad aprire il portone tramite il tasto situato sul citofono, quando udì che a parlare era un uomo di nome Roberta. Roberta ,dunque, con la scaltrezza di un uomo di media statura, escogitò uno stratagemma. Voltando il capo, scorse in un angolo di un edificio nelle vicinanze, una pizzeria. La pizzeria "FACCIAMO PIZZE NOI" effettuava consegne a domicilio e fu qui che nacque l'idea. Roberta dopo circa mezz'ora di discussione con Auroro asserì con tono serioro di essere il fattorino della pizzeria . Auroro immediatamente aprì. Presentatosi dinanzi alla porta, roberta fu immediatamente riconosciuto da Auroro.