
Tutti furono spostati nella stanza accanto. Alcuni rimasero in piedi, altri semplicemente appoggiati al muro. Gli ultimi arrivati trovarono delle sedie, ma preferirono rimanere non sedersi. Quando il salumiere iniziò a cantare, la civetta della signora Carta Bianca iniziò a sputare vermi e comporre sonetti. Una cosa alquanto strana che turbò gli assenti in aula e invitò il giudice a sospendere la seduta per mancanza di materiale. Decisi a recarsi al piano di sopra, dove viveva il signor Mori Remo, l'arringa riprese e l'avvocato spense le luci per giocare a nascondino. Questo brutto scherzo non piacque al giudice che decise di allontare dall'aula l'accusato, due castagne e la moglie dell'amante del nipote della signora Perla Pace. Ritornata la calma, non sappiamo cosa sia successo, ma il vicino di Paolo ci disse che il caso fu archiviato e tutti ritornarono nella loro stanza a dormire. Misteriosamente, tre giorni dopo il quarto giorno, tutti scomparirono in circostanze alquanto misteriose.
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