Se avessi il minimo dubbio sulla effettiva utilità di quanto perseguo ,non esiterei a continuare.
Albert Einstein nasce in Texas. Genitore 1 generò lo speatozoo responsabile della sua nascita. Genitore 2 lo accudi . Una nube lo cullò. Parole al vento quelle del 24 enne Albert quando durante una lezione di cucinamento ferì un uovo . Romano di adozione e tedesco di temperamento. Odiava l'ikea e tutto ciò che riguardava la salute umana. Conobbe Philip Glass in Georgia durante un meeting sul co2. Fermo oppositore della crescita economica e avido affarista. Sputtanava i suoi colleghi maschi perché fogli. Fagioli secchi in vendita al mercato ,parole fresche gratis nella piazza di fronte. cosa preferisco? Domande da Nobel secondo gli svedesi. Conferitogli nel 98 e ritirato 2 anni dopo grazie a me. Descrizione di un tipico pomeriggio di Albert : Conversazione semiseria con Kurt Gõdel. Presa in giro di Alan Turing, lettera gay a kalergi. Seghe ascoltando Ottorino Respighi al parco . Albert, uomo d onore, mafioso per vocazione. Urinava spesso tra le mani dei suoi alunni per poi incolpare sua moglie, la quale per ripicca serviva torte alla mensa dei ricchi. La vita trascorreva senza eccessi tra un albero di fichi e una pescata al lago. Albert, figlio di marinai generato da un fulmine, leggenda del baseball , emissario per conto di Brentano, ostile caccola tra le narici. Nato per volontà divina , rinunciò alla carriera militare e avvioò una ditta di nomadismo plebeo. Albert figlio di amorrei convertitesi al sufismo. Nipote di parti provenienti dalla India discendenti dei magi figli della civiltà sumera. Non morì.
Bloggosa
La vera storia celata dietro le manomissioni storiche del potere.
Artemio di Cascate del Niagara Roberta e Auroro
E gettò il suo ultimo sguardo verso la grotta che lo aveva generato. Da li prese il volo verso l'isola di giava , dove scrivendo bibbie per atei si guadagnava il pane quotidiano e fu cosi per gioco o forse per accidia che scambiò la sua ombra con quella di un cane. Passeggiando per la spoglia foresta di Giava , cadde in un lago di peni e solo grazie alla forza con cui riuscì ad aggrapparsi ai suoi stessi capelli , fu in grado di uscir fuori da quell inferno. Tornato in villaggio raccontò la storia ai suoi 2 figlie Marco e chiara ma essi non gli credettero, piuttosto mangiarono la torta che Pierino non aveva il permesso di mangiare e Pierino dovette mentire alla madre affermando con una negazione che non aveva mangiato lui la torta. Anni dopo molto, Pierino, sulla orlo di una crisi di nervi dovuta alla sua dipendenza dal cerume , vedette i suoi risparmi ai figlia di coso. La vendetta era completa, si diresse allora verso il deserto dando un ultimo sguardo alla madre furibonda ma seria e slanciata. Pierjno era ormai presa del delirio e nulla poté dissuaderlo dal perseguire i suoi obiettivi, nemmeno il secondo ministro keniota in bikini. Rubò a quel punto per pura sincerità un elmetto ad un attore di una compagnia errante che spesso recitava erroneamente i testi dell architetto saudita kammello. Arrivato li ,proprio in quel punto quello la , quello la la dove lui si era primo diretto prima di quel momento li prima di arrivare la. Ad attenderlo in ordine di capacità di posare la mano su un fianco: il figlio unigenito di suo padre , l'unico nipote di suo nonno ed uno specchio. Preso dalla orrore di tale visione si gettò ai piedi del monte Rushmore ed esclamò le seguenti parole in lingua swahili : ball hob enes emis po gli ho! kom euna ke ka?! . Ma ritorniamo al protagonista : dopo essere fuggito a bordo di un colpo di cannone da una rivoluzione cinese, cenò comodamente seduto su di una persona nettamente inferiore a lui. Papa Rondinella era nel frattempo uscito dalla doccia e scriveva con parsimonia il discorso dell angelus da dedicare a suo figlio . Protagonista della storia , che da ora chiameremo semplicemente artemisio di cascate del Niagara.. Artemuodio di cascate del Niagara amava papa rondinella e conservava sempre un suo poster nell' ano in caso di necessità. In deposito presso l'ano aveva anche una Toyota corolla e un bicchiere dei gormiti con dei fiammiferi usati all' interno. Il giorno dell angelus domenicale si recò come di inconsueto a piazza San Pietro . Per l occasione trovò opportuno indossare abiti . Fu notato da un gregge di giornalisti e assalito. Non sapeva di essere famoso. Per scoprire come ciò sia potuto accadere dobbiamo ritornare indietro di qualche decennio. Artemisio di cascate del Niagara prima dello scoppio della seconda guerra di Crimea era luogotenente presso i l'isola dei famosi . Li gestiva le piantagioni di cotone di sua maestà e sfruttando le sue capacita mimetiche mise da parte un gruzzolo che utilizzò per investimenti nel settore immobiliare. Trasferitosi a Singapore iniziò la frequentazione della nobiltà locale ma non lesinava incontri con la parte povera ed inferiore del popolo. Proprio durante una battuta di caccia al povero il suo sguardo si incrociò in modo del tutto volontario con quello di un angelo sterminatore. Vestito in tuta da tennis e con in mano un libro di Fabio Volo, l'angelo seminava il panico tra i passanti con le sue possenti risate benefiche. Poi fu sera. Risulta chiaro e possa un mimo contraddirmi se affermo a torto quanto ho da dire, che Artemisio di Cascate del Niagara ebbe notorietà grazie alla sua presenza come luogotenente sull' isola dei famosi. Ora riprendiamo da piazza San Pedro. Bisogna tener presente l'avversa situazione creatasi .Artemisio di cascate del Niagara giaceva immobile al di sopra della folla ,fluttuando nell'aire. Sorbetto il gobbo percepì e accorse. Lo salvò ,entrambi salvi. Si trasferirono. Ebbero relazioni varie. Smisero di dormire per guardare un film. Non durò per sempre. Giunto oramai al tempo dei crisantemi Artemisio accettò con rassegnazione la sua sorte. Povero e senza eredi, spese gli ultimi anni della sua vita questuando. Acquistò un orto già in suo possesso e vi stabilì la sua dimora. Dalla finestra osservava i giovani e vigorosi minatori agitarsi e dilettarsi in alterchi vari, in attesa della fine dei suoi giorni. Ma poi, come in ogni mondo decorato e arricchito da una mediocre , precaria, ma pur sempre degna razionalità, Artemisio di Cascate del Niagara si arricchì. I minatori decisero per dimostrare la loro profonda avidità, di donare il loro immeritato salario all'uomo che per anni aveva fatto si che la loro esistenza fosse resa vana. in poco tempo Artemisio di Cascate del niagara fondò una scuola filosofica denominata "la scuola filosofica di Artemisio di Cascate del Niagara e suo fratello Paolo ,mai nato". Qui Artemisio di Cascate del Niagara accoglieva chiunque volesse giungere alla conoscenza più bassa: Capi di stato, Capitani di vascelli, designer di bottiglie, cercatori d'aria, persone capaci di ruotare il proprio corpo poggiando semplicemente il polso del braccio destro sul pavimento coperto da un tappeto sporco di cibi vari depositatesi in seguito a cerimonie non autorizzate , indovini e proprietari di smart. Ma il destino non aveva ancora chiuso i suoi conti, ci pensò Artemisio di Cascate del Niagara a chiudere i conti. Dopo un viaggio in cavallo, seguisto dalla sua ombra, Artemisio giunse in loco. Li con il suo fedele servo Auroro mise a punto una congiura contro i Conti. Nascosto tra le lenticchie , il noto pastore tedesco Efialte, venne a conoscenza dell'intero piano. Il giorno seguente , a cavallo di un pollo, efialte giunse presso la maestosa reggia di re Re , il quale ospitava l'intera nobilità locale e uno straniero proveniente dalle foreste Sacre di nome Gnegno. Efialte con la speranza di un premio in danaro o in vino, rivelò il piano ordito da Artemisio di cascate del Niagara contro i conti, al re. In un primo momento il Re , preso da un ineffabile prurito, non diede peso alle parole del pastore ma successivamente, una volta appreso il significato di quei grafemi pronunciati ad alta voce dall'intero apparato fonetico di Effy , morì. L'improvvisa ma prevedibile morte del re , lasciò di sasso tutti i presenti al di fuori di Gnegno. La lotta per la successione si aprì subito dopo la sparizione del doppio corpo del re. I Conti organizzarono un magnifico banchetto senza invitati, loro stessi non vi parteciparono. L'unica portata, un fagiolo rosso magico, fu consumata da un enigmatico banchettante di nome Gegno. Ora dunque non essendoci un legittimo erede l'unica soluzione era una poderosa guerra mondiale. I Conti ,nascosti nei loro bunker, radunarono eserciti di mercenari già ricchi e con un alto livello di istruzione. L'unica regola per quel conflitto fu : c'è una sola regola. Intanto Artemisio di cascate del Niagara tramite un coito ingravidava una donna. Auroro ,suo fedele servo, cucinava tranquillamente delle leccornie alla frutta quando giunse presso la baracca di Artemisio di cascate del Niagara, la notizia che il suo fedele servo Auroro stava preparando del cibo. Artemisio di cascate del Niagara, che da questo momento chiameremo Roberta, si precipitò in modo fulmineo in direzione del castello di Auroro. Durante il tragitto Roberta notò con la punta di un suo organo un esercito di 4 milioni di intellettuali ricchi. In quel momento non gli parve nulla di rilevante e la cosa restò tale anche in seguito. Arrivato presso l'appartamento di Auroro, bussò al citofono. Auroro non sembrò disposto ad aprire il portone tramite il tasto situato sul citofono, quando udì che a parlare era un uomo di nome Roberta. Roberta ,dunque, con la scaltrezza di un uomo di media statura, escogitò uno stratagemma. Voltando il capo, scorse in un angolo di un edificio nelle vicinanze, una pizzeria. La pizzeria "FACCIAMO PIZZE NOI" effettuava consegne a domicilio e fu qui che nacque l'idea. Roberta dopo circa mezz'ora di discussione con Auroro asserì con tono serioro di essere il fattorino della pizzeria . Auroro immediatamente aprì. Presentatosi dinanzi alla porta, roberta fu immediatamente riconosciuto da Auroro.
Otello
Nel dicembre 1000,900,80, il moro confidò la sua agonia interiore a Manngiosserik. Era vittima di presunte molestie da parte di un balorda. Egli non credeva fin nel porfondo delle sue maniche di essere davvero vittima di ciò e ritenne necessaria una piu attenta analisi della situazione, Ma veniamo al dunque. Pochi anni prima Devoto ricevette in dono dall'arciduca Pomello una clessidra forgiata dai piedi del mitico fabbro Weland. Il principale porblema della clessidra era il suo funzionamento in quanto essa era si funzionante , ma nè più nè meno di una normale clessidra. Visto l'inconvenevole , l'arciduca Pomello decise di convocare Devoto presso la sua tenuta di campagna e omaggiarlo in maniera esemplare per ovviare alla disdicevole siuazione occorsa in precedenza . Devoto si recò di buon ora verso la tenuta di Pomello che distava circa 4 ore di cammino dalla sua grotta. Nel mentre , Il moro dipingeva il suo volto su di un bullone per pneumatici assistito dalla sua tutrice Narcotica. Colto di sorpresa dall'arrivo anticipato di Devoto, Pomello improvvisò una danza di benvenuto. Il suo sguardo sciocco e avvolto in un alone di ignoranza , il movimento sinusoidale delle sue braccia ,lo scalpitare dei suoi piedi, l'imbarazzo del re, la frustazione di sua madre, la Panda di suo padre, l'eruzione vulcanica, la troupe di giornalisti cinesi e il Colosseo trasformarono la serena atmosfera mattutina in una manifestazione spontanea di villania degna dei più squisiti frequentatori di taverne.
Oltrepassato l'inziale intoppo , Devoto prese parola e tossì spontaneamente e con timore, sulla camicià sbottonata del re. Pomello apprezzò il gesto e imitò Devoto. Il re fu grato ai 2 e gli porse delle gomme da masticacare. L'intera compagnia ,divertita e sconvolta dalle vicende susseguitesi , si spostò presso il fiume Scorrevole. Le damigelle di corte morirono durante il percorso. La servitù allestì un banchetto galleggiante e il re che nel frattempo aveva abbottonato la sua camicia, apprezzò il gesto e offrì delle gomme da masticare alla servitù. Pomello e Devoto iniziarono a soreggiare del vino e gradirono così tanto il gusto caldo e frizzantino della bevanda che ritennero necessario mostrare al re il loro apprezamento inscenando un tipico agguato malavitoso ai piedi della regina. Il tutto fu ripreso da una trope di giornalisti giapponesi ,i quali ,a bordo di una panda realizzarono dei movimenti circolari intorno alla scena. Dall'altra parte del globo , il moro fu informato di quanto stava accadendo da un emissario a bordo di un castoro che subito dopo aver consegnato la lettera dell'arciduca Ingenuo ( spia e badante del moro) acquisto per pochi euro una Uno da corsa rubata pochi anni prima da un un suo cugino calabrese. Il moro non riuscì a trattenere la gioia ed eiaculò sul lustrascarpe , il quale non ebbe una reazione violenta ma si limitò a gettare uno sguardo ammiccante verso il moro che accettò lo sguardo e partì senza pagare un cazzo di niente. Nello stesso instante devoto ed il Re discutevano amabilmente della loro condizione sociale ed offendevano con termini dall'alto valore comunicativo, la servtù. Il moro cercò un mezzo con cui spostarsi in fretta, non c'era tempo da perdere. Vide con la punta del naso il signor emissario che investiva passanti con la sua nuova Uno rubata. Corse in direzione del ben noto emissario e con un violento urlo riuscì a fermarlo. Preso il possesso del mezzo , si ritrovò in una condizione nuova per lui. Una Uno non è un mezzo come tanti, numerose generazioni di autisti hanno dovuto scontrarsi con la grandezza di un esemplare di automezzo capace di ribaltarsi ed eseguire rotazioni su una ruota nel bel mezzo di una curva. Il moro non esitò un secondo e parti alla volta del fiume Scorretto. Oramai pressso il il fiume la situazione era degenerata, la servitù aveva incendiato i panni sporchi del Re e preso possesso della scorta di gomme da masticare di su maestà, il quale apprezzò il gesto della servitù ma non fu in grado di esprimere il suo apprezzamento a causa dell'impossibità di accedere alle sue gomme da masticare. Il moro era oramai a metà strada quando Devoto e Pomello si gettarono nel fiume in preda ad un attacco di omosessualità. Cercarono di convincere il re a gettarsi in acqua sostenendo ,in maniera assolutamente omosessuale, che l'acqua era davvero fresca. Il re dopo qualche momento di smarrimento causato da un topo tra i capelli, si sbottonò nuovamente la camicia e con un fare alquanto gay si gettò in acqua. Il moro era a pochi chilometri dal fiume e sfrecciava a bordo della sua Uno,oramai sua fedele amica. La troupe di cinesi , sempre intenta a riprendere le gesta del re, vide in lontanaza il moro arrivare a gran velocità e interpretò tale comportamneto come una sfida. La panda dell'89 con a bordo i noti cinesi avanzò a gran velocità verso il moro ,il quale, sicuro della compattezza della sua Uno non alzò minimamente il piede dall'acceleratore e si diresse verso la panda cinese . Quando le auto si ritrovarono a pochi metri l'una dall'altra gli sguardi del moro e dei cinesi si incrociarono: l'ingenua saggezza del moro, la manifesta velleità dei cinesi , il rombo dei motori, tutto ciò , fu improvvisamente investito da una immensa marea di lava. La lava inghiotti anche il Re , Pomello e Modesto. Se solo la clessidra non fosse mai esistita.
Oltrepassato l'inziale intoppo , Devoto prese parola e tossì spontaneamente e con timore, sulla camicià sbottonata del re. Pomello apprezzò il gesto e imitò Devoto. Il re fu grato ai 2 e gli porse delle gomme da masticacare. L'intera compagnia ,divertita e sconvolta dalle vicende susseguitesi , si spostò presso il fiume Scorrevole. Le damigelle di corte morirono durante il percorso. La servitù allestì un banchetto galleggiante e il re che nel frattempo aveva abbottonato la sua camicia, apprezzò il gesto e offrì delle gomme da masticare alla servitù. Pomello e Devoto iniziarono a soreggiare del vino e gradirono così tanto il gusto caldo e frizzantino della bevanda che ritennero necessario mostrare al re il loro apprezamento inscenando un tipico agguato malavitoso ai piedi della regina. Il tutto fu ripreso da una trope di giornalisti giapponesi ,i quali ,a bordo di una panda realizzarono dei movimenti circolari intorno alla scena. Dall'altra parte del globo , il moro fu informato di quanto stava accadendo da un emissario a bordo di un castoro che subito dopo aver consegnato la lettera dell'arciduca Ingenuo ( spia e badante del moro) acquisto per pochi euro una Uno da corsa rubata pochi anni prima da un un suo cugino calabrese. Il moro non riuscì a trattenere la gioia ed eiaculò sul lustrascarpe , il quale non ebbe una reazione violenta ma si limitò a gettare uno sguardo ammiccante verso il moro che accettò lo sguardo e partì senza pagare un cazzo di niente. Nello stesso instante devoto ed il Re discutevano amabilmente della loro condizione sociale ed offendevano con termini dall'alto valore comunicativo, la servtù. Il moro cercò un mezzo con cui spostarsi in fretta, non c'era tempo da perdere. Vide con la punta del naso il signor emissario che investiva passanti con la sua nuova Uno rubata. Corse in direzione del ben noto emissario e con un violento urlo riuscì a fermarlo. Preso il possesso del mezzo , si ritrovò in una condizione nuova per lui. Una Uno non è un mezzo come tanti, numerose generazioni di autisti hanno dovuto scontrarsi con la grandezza di un esemplare di automezzo capace di ribaltarsi ed eseguire rotazioni su una ruota nel bel mezzo di una curva. Il moro non esitò un secondo e parti alla volta del fiume Scorretto. Oramai pressso il il fiume la situazione era degenerata, la servitù aveva incendiato i panni sporchi del Re e preso possesso della scorta di gomme da masticare di su maestà, il quale apprezzò il gesto della servitù ma non fu in grado di esprimere il suo apprezzamento a causa dell'impossibità di accedere alle sue gomme da masticare. Il moro era oramai a metà strada quando Devoto e Pomello si gettarono nel fiume in preda ad un attacco di omosessualità. Cercarono di convincere il re a gettarsi in acqua sostenendo ,in maniera assolutamente omosessuale, che l'acqua era davvero fresca. Il re dopo qualche momento di smarrimento causato da un topo tra i capelli, si sbottonò nuovamente la camicia e con un fare alquanto gay si gettò in acqua. Il moro era a pochi chilometri dal fiume e sfrecciava a bordo della sua Uno,oramai sua fedele amica. La troupe di cinesi , sempre intenta a riprendere le gesta del re, vide in lontanaza il moro arrivare a gran velocità e interpretò tale comportamneto come una sfida. La panda dell'89 con a bordo i noti cinesi avanzò a gran velocità verso il moro ,il quale, sicuro della compattezza della sua Uno non alzò minimamente il piede dall'acceleratore e si diresse verso la panda cinese . Quando le auto si ritrovarono a pochi metri l'una dall'altra gli sguardi del moro e dei cinesi si incrociarono: l'ingenua saggezza del moro, la manifesta velleità dei cinesi , il rombo dei motori, tutto ciò , fu improvvisamente investito da una immensa marea di lava. La lava inghiotti anche il Re , Pomello e Modesto. Se solo la clessidra non fosse mai esistita.
Antefatto N.3
Il supremo Leader auspicava il bene delle sue genti. Nataniele era una umile scopa la cui vita aveva come unico scopo la pulizia dei pavimenti dell'ufficio del supremo Leader. Un giorno mentre era di ritorno dal lavoro, Nataniele vide sua moglie Cotoletta rovistare tra i rifiuti usati. "Cosa fai mai?" , disse Nataniele in mente sua, al che Cotoletta rispose con le labbra di suo marito " aggiusto un pollo!".La storia non piacque al Commissario Barbaincolta ,c'era puzza di frittura. Commissario decise quindi di indagare più a fondo e analizzare le molteplci cause di un così bizzarro comportamento da parte di una così monotona scopa. Nel realizzare tale pensiero Barbaincolta fu immediatamente arrestato in quanto la sua capacità di pensare ,seppur inevitabilmente sconnessa dalle dinamiche geopolitiche, risultava pericolosa. Il commissario, in quanto pipa, non comprese cosa stava accadendo ne tantomeno fu in grado di elaborare un pensiero in tale direzione. Con l'arrivo dell'inverno le cose cambiarono , il freddo aiuta l'uomo a riflettere su stesso. Il famoso funzionario di corte Tabella , di ritornando da una statica gita nel suo giardino notò, il 21 dicembre ,qualcosa che cresceva tra i cespugli. Nessuno sapeva cosa fosse, nemmeno il Dottor Bisturi, eminente primario del reparto di Cura della Religiosità dell'ospedale Vividritto, fu capace di fornire una spiegazione plausibile. Nascosto sotto l'ombra del suo naso , in un luninoso e accogliente angolo del suo ripostiglio , Il Supremo Leader iniziò ad avere dei sospetti. Urgevano misure immediate o la situazione sarebbe degenerata. Convocata l'assemblea generale dei cittadini liberi dal colesterolo ed indipendenti dai pomodori, fu disposto, sotto proposta del Supremo Leader ,il libero accesso per tutti i cittadini alla realtà olografica. La notizia fu accolta con con grande entusiasmo dai consumatori. un entusiasmo velato da uno spesso strato di falsità intrineca alla natura indotta stessa di quegli esseri. Altra misura essenziale fu aumentare le tradizionali guerra atomiche per poter mantenere la pace. Il Supremo Leader ottenne i risultati sperati ma dopo qualche tempo dovette fare i conti con l'evento che avrebbe cambiato la sua esistenza. Il 13 maggio dello stesso anno, Cotoletta , durante una teorica battuta di caccia al mantello, si imbattè in ciò che Il Supremo Leader aveva sognato nei suoi ben fatti incubi. Alle ore 13.17 , nel giorno 13 del mese di maggio , la terra generò un feto.
Vegetale
Di tanto rancor l'uomo mai scoprì la causa,
oh tu che dall' ali del sol calante scendesti ,
tu che con una carezza di tramontar gli comandasti,
mostra a questo mondo la via per ridestarsi,
libera quest'etere dall'animo malvagio,
dona a queste menti quel suon che la natura al sorger della luna al cor dell uomo saggio
sussura ,con placido presagio Storia di un ano (cap 1 ,ver. 23-12)
Furono queste le prime parole di Vegeta. Nato dalla scomposizione di un polinomio. Vegeta era figlio del figlio di suo nonno Carla. Dopo varie ripercussioni sul piano economico non ebbe piu problemi con la legge. Ma cerchiamo di mettere ordine. Era nel mezzo della sala quando entrò Silviano con in mano un vassoio di posate giovani. Piertombola si sedette sulle sue stesse mani e precipitò giu per un pollo ;fu in quel momento che Vegeta spalancò le ante della sala e finalmente il sole potè illuminare i coriandoli disposti sul marciapiede. La scena commosse così tanto il regista Marco Teleca Mera che volle invitare Vegeta presso un banchetto di sola andata. Vegeta accettò con le mani in mano e con i suoi stessi piedi camminò fino a giungere al già citato banchetto. La storia di quel banchetto fu narrata da Teleca Mera in persona durante il matrimonio di suo fratella .-. Estratto a mano da un pino marcio, fu in seguito ridotto in schiavitù. Banchettò soffri molto il suo confinamento, banchetto aveva un cuore, banchetto era solo. Banchetto aveva fame , banchetto rideva, banchetto insomma...banchetto. Vegeta rimase sconvolto dal racconto proveniente da delle labbra cosi spesse. La signora telecamera servì la colazione a Vegeta che la rifiutò minacciando con un fazzoletto le scarpe della sua concubina. Sarebbe il caso di inziare in qualche modo a descrivere in dettaglio ciò che quest'uomo cosi nobile e fisso ,visse nel corso della sua banale esistenza. Vegeta era un uomo che lavorava. non sempre aveva tempo per dedicarsi ai suoi bisogni primari. ebbe quasi una diffcile relazione con una donna. divenne noto alle cronache per aver partecipato ad molto famoso noto in tv programma "barattiamo stivali con tazzine rotte". Il successo fu tale che fu nomianto uomo dell'anno da una giuria di esperti panettieri e da sua nonna. Per lui la famiglia era davvero importante e non disdegnava di visitare almeno una volta ogni volta i suoi piu vicini parenti. Durante il piu breve periodo buoi della sua buia vita, Vegeta ebbe il tempo di cedere ai piaceri terreni. Cedette la sua verginità ad un mercante in fiera e immediatamente dopo dette fuoco alla sua dimora. Spesso esagerava con le bevande analcoliche e fu cosi che nacque il suo mito. Vegeta nel corso delle sue tournèe era solito invitare sul palco una sua fan di nome Ginocchia. Decise per pura avidità di gettare al vento la sua carriera e seguitò la sua esistenza elemosinando . Visti i flauti guadagni acquistò un isola. Qui spesso insime con se stesso era solito premiare un inviato diverso da ciò egli non era ,per poi aggredirlo con un panetto di sali da bagno. Vegeta non ebbe molti figli ; la leggenda narra che mai furono scitte leggende su di lui ma a noi pice credere che come in ogni storia che si rispetti ,vegeta abbia avuto il successo che meritava, il successo che ci si aspettava, vegeta non era un uomo come tanti, non aveva mani o piedi adattati all'uso di un caccavite, egli non aveva pensieri , non aveva occhi per guardare i lavori in corso ,vegeta era sua moglie, Vegeta era banchetto.
oh tu che dall' ali del sol calante scendesti ,
tu che con una carezza di tramontar gli comandasti,
mostra a questo mondo la via per ridestarsi,
libera quest'etere dall'animo malvagio,
dona a queste menti quel suon che la natura al sorger della luna al cor dell uomo saggio
sussura ,con placido presagio Storia di un ano (cap 1 ,ver. 23-12)
Furono queste le prime parole di Vegeta. Nato dalla scomposizione di un polinomio. Vegeta era figlio del figlio di suo nonno Carla. Dopo varie ripercussioni sul piano economico non ebbe piu problemi con la legge. Ma cerchiamo di mettere ordine. Era nel mezzo della sala quando entrò Silviano con in mano un vassoio di posate giovani. Piertombola si sedette sulle sue stesse mani e precipitò giu per un pollo ;fu in quel momento che Vegeta spalancò le ante della sala e finalmente il sole potè illuminare i coriandoli disposti sul marciapiede. La scena commosse così tanto il regista Marco Teleca Mera che volle invitare Vegeta presso un banchetto di sola andata. Vegeta accettò con le mani in mano e con i suoi stessi piedi camminò fino a giungere al già citato banchetto. La storia di quel banchetto fu narrata da Teleca Mera in persona durante il matrimonio di suo fratella .-. Estratto a mano da un pino marcio, fu in seguito ridotto in schiavitù. Banchettò soffri molto il suo confinamento, banchetto aveva un cuore, banchetto era solo. Banchetto aveva fame , banchetto rideva, banchetto insomma...banchetto. Vegeta rimase sconvolto dal racconto proveniente da delle labbra cosi spesse. La signora telecamera servì la colazione a Vegeta che la rifiutò minacciando con un fazzoletto le scarpe della sua concubina. Sarebbe il caso di inziare in qualche modo a descrivere in dettaglio ciò che quest'uomo cosi nobile e fisso ,visse nel corso della sua banale esistenza. Vegeta era un uomo che lavorava. non sempre aveva tempo per dedicarsi ai suoi bisogni primari. ebbe quasi una diffcile relazione con una donna. divenne noto alle cronache per aver partecipato ad molto famoso noto in tv programma "barattiamo stivali con tazzine rotte". Il successo fu tale che fu nomianto uomo dell'anno da una giuria di esperti panettieri e da sua nonna. Per lui la famiglia era davvero importante e non disdegnava di visitare almeno una volta ogni volta i suoi piu vicini parenti. Durante il piu breve periodo buoi della sua buia vita, Vegeta ebbe il tempo di cedere ai piaceri terreni. Cedette la sua verginità ad un mercante in fiera e immediatamente dopo dette fuoco alla sua dimora. Spesso esagerava con le bevande analcoliche e fu cosi che nacque il suo mito. Vegeta nel corso delle sue tournèe era solito invitare sul palco una sua fan di nome Ginocchia. Decise per pura avidità di gettare al vento la sua carriera e seguitò la sua esistenza elemosinando . Visti i flauti guadagni acquistò un isola. Qui spesso insime con se stesso era solito premiare un inviato diverso da ciò egli non era ,per poi aggredirlo con un panetto di sali da bagno. Vegeta non ebbe molti figli ; la leggenda narra che mai furono scitte leggende su di lui ma a noi pice credere che come in ogni storia che si rispetti ,vegeta abbia avuto il successo che meritava, il successo che ci si aspettava, vegeta non era un uomo come tanti, non aveva mani o piedi adattati all'uso di un caccavite, egli non aveva pensieri , non aveva occhi per guardare i lavori in corso ,vegeta era sua moglie, Vegeta era banchetto.
Storie di Popoli : Islam.
Ci troviamo in islam. Mondo nascosto da un velo, misterioso e alto. A nord di islam troviamo la penisola di lesbica , una famosa fortezza medioevale edificata nel corso. Era il secolo XIV quando Gino insieme alle sue truppe di mare invase via terra l'islam. L'invasione fu finanziata da Cammello , Re di Mare. Purtroppo l'esercitò morì, in circostanze misteriose. Ecco descritta l'intera storia della regione.
Vado via con i Filippini e invece non è vero.
Il mio nome è Norton Bidè. Fin da piccolo ho sempre pensato di poter guadagnarmi da vivere cantando ,suonando o addirittura cantando e scrivendo film. Mi sbagliavo. Tutt'ora sono deluso e i miei numerosi premi come autore musicale non possono colmare la mia delusione per non aver raccolto quell'arancia, nel lontanto 1972. Già, quelli si che erano bei tempi; mio padre mi raccontava spesso di una villetta, molto carina sempre pulita senza difetti viva i folletti. La prima volta che me ne parlò ,restai meravigliato e ne fui così colpito da dover subito fuggire in bagno. Sarà difficile per voi comprendere come ciò sia potuto accadere ma, il bagno nel quale mi recai in maniera così ardita e frettolosa, non era altro che il bagno dei miei vicini. Mia cugina Elysa Pollo Marcendo Anita , proveniente da una antica casata nobiliare, era lì presente quando il tutto si manifestò sotto i suoi occhi. Ma passando ad altro ,non posso non biasimare chi non voglia comprendere la piiù elementare delle lamentele che quest'uomo ,me stesso medesimo, ha da esporre a chiunque abbia facoltà per raccoglierne il senso. Dettò ciò presi una pentola di cianfrusaglie e la versai nel contenitore dei riufiuti molli. Bad and Breakfast , questo c'era scritto. Insieme con mia moglie e i miei due figli tornani a casa e questa enorme scritta in cirillico era comparsa come per incanto sul balcone di casa nostra. Mi crederete che, in quel momento preso dalla sbornia incolpai i miei figli per non essersi contenuti con l'alcool , ma pochi minuti dopo dovetti ricredermi. Un flusso ininterrotto di persone somiglianti ad elettroni, fece richiesta d'asilo presso la mia umile dimora. Le 12 stanze per gli ospiti furono tutte occupate e potei ricavare un bel mucchio di quattrini da quella sfortunata serata in Banca. Mia moglie come al solitò si lamentò perchè a suo vedere , non aveva senso tutta quella sporca faccenda. Nel giro di pochi mesi quella che era fino a qualche attimo prima una villa di lusso , divenne un fradico Motel. Nel mezzo del deserto del Nevada , come potrete immaginare, gli affari non furono così fruttuosi ed io e mia moglie fummo costretti a trasferirci nel Wisconsin affidando la direzione del Motel ai nostri 4 figli di 5 e 6 anni , Masha e Morso. Comprammo una bettola di 4 piani per cominciare la nostra nuova vita. Gia allora iniziai ad avere i primi ricordi della mia infanzia perduta. Era il lontano 1984 quando mio padre con un gruppo di nomadi Filippini , andò via di casa in chissà quale direzione. Probabilmente la storia dei filippini sarà stata un' invenione di mia madre che non voledo accettare la dura realtà dei fatti, inventò questa assurda storia. Sapete, io ho sempre creduto a mia padre ma anche a mia madre, soprattutto a mia madre. Mio zio Jennifer una sera, in piena estate, circondato dalle zanzare e con un gran bel gin d'annata tra le mani, tra un sorso e l'altro, la verità a me che sono io , la confessò. Io ero seduto tra i suoi piedi e la puzza dei suoi suduci stivali ,stranamente ma effettivamente, mi rilassava. Fin troppo qualcuno direbbe. Fui trasportato d'urgenza da un medico e restai in stato comatoso per 45 giorni e 2 notti. Per quanto assurdo possa apparire ai vostri occhi, in quell'anno fu deciso di tarare l'andamento del tempo in maniera diversa, approffittando della sua relatività. Mio zio Jennifer spesso diceva che " non sempre si puo avere il tempo di fare tutto ciò che si vuole , ma se lo si vuole qualcunque cosa puo realizzarsi dimenticandosi del tempo". Approfittai di questa frase che appariva figa ai miei occhi, per adescare ragazzine della mia età. Beh ma a questo punto vi starete domandando che fine abbia fatto mio padre. Mi dispiace ,ma non posso rivelarlo per il momento, qualora seguitiate nell'ascolto del racconto della vita di questo povero vecchio , potrete venire a conoscenza di tale verità.
Comee promesso, vi racconterò dove e come mio padre si recò quel giorno dopo pranzo. Michele Damenotre era in visita presso il vescovo del mio paesino. In paese si faceva gran chiacchiericcio riguardo la reale identità di quell'uomo. Alcuni credevano che fosse devoto ad antiche ed occulte arti magiche ed altri credevano che fosse il solito calciatore sopravvalutato. Fatto sta che al suo arrivo ,eventi inaspettati e sorprendendi iniziarono ad aver luogo nel piccolo paesino. Gli abitanti del posto, come accennato , erano molto prepensi a ciarlar del più e del meno in compagnia di un bel fiasco di vieno e fu così che mio padre, inoltratosi in una festoso bar che a quei tempi avrei definito locanda, conobbe una band di filippini provenienti dal Giappone. Mio zio Jennifer fu sempre sospettoso circa la reale appartenza al popolo filippino di quei così alti personi. Detto ciò , va precisato che il signor Michele era presente nella locanda il girno in cui mio padre fuggì di casa per andare a comprare le sigarette.
Comee promesso, vi racconterò dove e come mio padre si recò quel giorno dopo pranzo. Michele Damenotre era in visita presso il vescovo del mio paesino. In paese si faceva gran chiacchiericcio riguardo la reale identità di quell'uomo. Alcuni credevano che fosse devoto ad antiche ed occulte arti magiche ed altri credevano che fosse il solito calciatore sopravvalutato. Fatto sta che al suo arrivo ,eventi inaspettati e sorprendendi iniziarono ad aver luogo nel piccolo paesino. Gli abitanti del posto, come accennato , erano molto prepensi a ciarlar del più e del meno in compagnia di un bel fiasco di vieno e fu così che mio padre, inoltratosi in una festoso bar che a quei tempi avrei definito locanda, conobbe una band di filippini provenienti dal Giappone. Mio zio Jennifer fu sempre sospettoso circa la reale appartenza al popolo filippino di quei così alti personi. Detto ciò , va precisato che il signor Michele era presente nella locanda il girno in cui mio padre fuggì di casa per andare a comprare le sigarette.
Sarcosì
Ciarls de gol |
Era il più famoso tra i natturbini, eletto per -10 anni consecutivi operaio del secolo, elevato al rango di impiegato supremo , principe di Bangladesh , incoronato re la notte del 21 maggio da un papà finto. È di lui che vi vogliamo parlare , sono le sue gesta quelle di cui vorremmo narrarvi . Depositato in una discarica il primo maggio 17 a.c. Come rifiuto di scarto di un cantiere edile, nacque . Non sappiamo nè come ,nè quando e nè tantomeno perché ... questa frase è stata iniziata . Pierjennifer Biologia nella sua opera " volatili con becchi corti e ricurvi : piccioni gay " ne traccia il seguente ritratto :" lui era alto , aveva i peli molto belli e sapeva contare dalla a alla z. Le sue mani caratterizzate dall presenza di dita, erano molto agili e perfettamente adatte a maneggiare un cacciavite o una spillatrice . Di inverno era solito abbaiare contro sua moglie nel letto o ascoltare musica per infanti ad alto volume nell ascensore del suo condomino. Di giorno si rifugiava spesso in un campo Rom di sua proprietà . Notevole la sua capacità di spostare gli oggetti colorati. Sebbene amasse incrociare le ginocchia , non rinunciava, tuttavia, a restare immobile per ore al centro del campo Rom di sua proprietà". La dottoressa barista Pierjennifer Biologia ci mostra un lato umano di lui , un lato celato , gelato , dritto. Le numerose testimonianze sulla sua vita ci offrono un quadro più completo di quella che può essere considerata una vita infatti. In una intervista al quotidiano "La sedia a dondolo di re Melograno VIII ", confessa di appartenere ad un setta dedita alla manutenzione di vagoni treno. Irrimediabilmente , data la sua bassa statura morale , si ordirono congiure e complotti contro di lui. Una notte , mentre era impegnato nella conclusione del processo digestivo , un uomo non mascherato , non armato e con dei simpatici doni tra le braccia, bussò alla sua porta. Lui cercò prima di portare a termine l'operazione iniziata qualche minuto prima e , con notevole sforzo, ci riuscì. Direttosi verso la porta di casa notò che quest'ultima era aperta , ma in misura alquanto ridotta. Essendo ,quindi, la porta socchiusa , dedusse che un essere umano non poteva essere passato per quella misera fessura. Doveva trattarsi di qualcos'altro; chi aveva violato la sua dimora? Chi aveva osato disturbare il naturale compimento del suo processo digestivo ? Il Papa? Obama? Giovanni Rana? Si diresse verso la camera di sua moglie ma una volta arrivato si domandò perché lo avesse fatto. Ancora un volta il mistero resto celato,gelato dritto. Pochi giorni dopo una salmone ebreo polacco bussò alla sua porta. Fu preso alla sprovvista. La sua collezione Di mobili rotti fu distrutta e gli fu riservato un trattamento di favore presso la pizzeria "Döner" . I flauti traversi accompagnarono la sua discesa verso il potere. Una volta giunto sul trono fu accusato di guida falsa testimonianza dal suo più fedele paggio. Oramai poche alternative restavano : cedere alle lusinghe di quella lattina di piselli o fuggire il più lontano possibile. Un fringuello di Darwin apparve lungo il suo cammino. In seguito ai fatti narrati trovò lavoro presso un opificio e apprese l'arte della monovalzanza in carriere successive. Di fatto possiamo ritenere costui umano a tutti gli effetti e tralasciando i gomiti a forma di bidet egli fu chiaramente un umano. Preso dalla voglia di inoltrarsi nel mistero più profondo fuggi da casa sua, dove viveva solo . Tra i boschi e le chiese catare fu preso dalla voglia di indagare e si sedette a tavola. Un cameriere finocchio , cioè a forma di finocchio, lo servì. Gli fu servita una porzione di pasta di grano di finocchio e fine filo di cotone gli finì nell occhio. È così che venne a galla la leggenda del filo d'oro . Un ancestrale filo che si narra unisca il vino con la percoca e il sale ai salatini. È così che si conclude tutto, nel bel mezzo di un frase che ,
Il portiere...del mio palazzo
Il portiere in auto e sua moglie a sinistra. |
Storie di sovrani
Re dei re. |
Cartellone
Cartellone vestito di rosso. |
Leva e il suo amante
Leva durante una prova di forza. |
Asilo Nido di Vespa
Zzzzzzzzzzzzzzzzzzz... |
Johann Goethe
Goethe alle prese con una fattura. |
Il farmacista
Il tuo farmacista di fiducia. |
L'imperatore
L'imperatore in un famoso cartone animato. |
Cecco Angiolieri
Cecco tenta di imitare Dante. |
Carmela
Il nome di Carmela. |
Carlo Goldoni
Carletto alle nozze della nipote. |
L'incontro dell'anno
L'evento dell'anno. |
Roberto
Roberto. |
anni che sosteneva di essere suo figlio. Sconvolto da tale scoperta, decise di tornare a dormire. La storia di Roberto è una rarità. Roberto era affamato, affranto, afflitto, affittato e affogato. Ebbene sì, affogato al cioccolato. Si spense come una candela, il giorno del suo 92 compleanno.
Galileo Galilei
Galileo in attesa del preventivo. |
Antefatto nr.2
Il numero due dei numeri. |
Dove sono finiti tutti?
Tutti furono spostati nella stanza accanto. Alcuni rimasero in piedi, altri semplicemente appoggiati al muro. Gli ultimi arrivati trovarono delle sedie, ma preferirono rimanere non sedersi. Quando il salumiere iniziò a cantare, la civetta della signora Carta Bianca iniziò a sputare vermi e comporre sonetti. Una cosa alquanto strana che turbò gli assenti in aula e invitò il giudice a sospendere la seduta per mancanza di materiale. Decisi a recarsi al piano di sopra, dove viveva il signor Mori Remo, l'arringa riprese e l'avvocato spense le luci per giocare a nascondino. Questo brutto scherzo non piacque al giudice che decise di allontare dall'aula l'accusato, due castagne e la moglie dell'amante del nipote della signora Perla Pace. Ritornata la calma, non sappiamo cosa sia successo, ma il vicino di Paolo ci disse che il caso fu archiviato e tutti ritornarono nella loro stanza a dormire. Misteriosamente, tre giorni dopo il quarto giorno, tutti scomparirono in circostanze alquanto misteriose.
Quattro amici al bar
Più che altro, anche noi ci stiamo chiedendo come debba iniziare questa storia. Mah, buttiamola lì, si proprio lì dove nacque colui che si chiamò Den Tista. Migliaia di vette furono scalate, centinaia di fiumi furono attraversati e chilometri di steppa furono percorsi da un semplice procione, fin quando si stancò di percorrere queste misere distanze per sedersi a un tavolo con dei vecchietti che giocavano a briscola. E fu proprio in quel momento che, in mancanza di un giocatore, Cal Zettone fu convocato nella Nazionale Mesopotamica per disputare la Coppa del Mondo. Eliminati ai quarti di semifinale, disertarono la premiazione fin quando il loro capitano, il Sig. Scar Pino, fece irruzione in un supermercato per rubare un pacchetto di gomme da masticare. Fuggito, catturato e scappato, Giangian Gianni fu eletto primo ministro del neo-stato dell'Occidente del Sud Artico. Dopo essersi ubriacati in luoghi diversi e sperduti nel mondo, Den, Cal, Pino e Giangian si riunirono e partirono alla ricerca della steppa perduta, un luogo fino ad allora sconosciuto al genere umano. Arruolato un quinto componente, Fran Pesco, disputarono una partita amichevole di calcetto con una rappresentativa nettuniana, prima di riunirsi tutti insieme per una scorpacciata di pasta e fagioli. Purtroppo, a causa del ben noto effetto dei fagioli sull'essere umano, morirono tutti soffocati.
Che fine ha fatto....
Chissà chissà se è lui... |
Il misterioso caso di Benjamin Price
Benjamin nelle vesti del suo omonimo, il campione di calcio Benji Price. |
Giosuè Carducci
Giosuè vestito da Marx il giorno di Carnevale. |
Giuseppe Garibaldi
Garibaldi in prima pagina su una rivista di gossip. |
Niccolò Machiavelli
Niccolò con una coda di gambero gigante tra le mani. |
Gli Sposi
I sposi in viaggio di nozze a Varcaturo. |
Tu sai donarci solo malinconia.
Il povero Renzo Tramaglino
Da te non è riuscito nemmeno a farsi fare un boc...concino.
Persino il Nibbio ti ha schifato,
Che con tutto il piacere ti avrebbe sparato.
L'Innominato, invece, ti ha trattano in modo carino,
Nonostante i suoi modi da assassino.
Mi ha delusa anche la monaca di Monza,
Poiché mi aspettavo che con te sarebbe stata più stronza.
Alla fine sei riuscita a sposarti,
E menomale, perché non ce la facevamo più a sopportarti.
Il misterioso retroscena
Sul Retroscena. |
Herman Hesse
La filastrocca della mutanda sporca.
Mi sono sporcato il primo del mese
Con un tubetto di maionese
L'avevo versato sul mio spazzolino
Ma mi è caduto nel lavandino
Di forza col dito l'ho sollevàto
Ma proprio in quel mentre mi han pugnalato
Caduto di schiena su di una balena
Mi ritrovai a mangiar una dura altalena
Il dente malato sul piede fini
E dal dolor mi scappò la pipì
Pien di coraggio mangiai anche un faggio
Ma fui menato da John Scarafaggio
Intanto li in bagno l'acqua scorreva
Ma la maionese sul dito restava
Mi ridestai con forza e vigore
Ma Tom Menestrello fischiò un rigore
Inclinato su un lato guardai il portiere
E senza paura mangiai 7 pere
Senza volerlo col dito sporcai
La pera e la mano di 2 marinai
Uno di questi la pera lanciò
E sulla mutande questa cascò
Sconforto e stupore nell occhio e nel cuore
Quando scoprii che sulla Mutanda di seta turchese
Sul disdegnino di un piccolo fiore
C'era finita la maionese.
L'Uomo Misterioso
Guardare questa foto potrebbe causarvi problemi. |
Antefatto nr. 1
Il numero 1 dei numeri. |
Aphra Behn
Semplicemente Aphra Behn Nuda. |
Non nata. Nata già sposata non con suo marito e con tre figli. Essendo sempre stata adulta non frequentò alcuna scuola. Un fatto da non sottovalutare è che il momento della nascita coincide con quello del decesso per cui, la sua intera esistenza non fu realmente da lei vissuta. Nonostante i paradossi temporali generati dalla sua esistenza sappiamo con certezza che è esistita perché l'hanno detto a scuola.
Fu scrittrice di libri per testimoni di Geova e fondò una casa editrice specializzata nella stesura di testi per tabaccai. Divenuta un personaggio di spicco della corte di Mario VII di Pollame, fu coinvolta nello scandalo del galletto negato. Era la notte del primo Manzo quando le stalle reali furono depredate da un'ombra misteriosa. Quella notte nel castello si celebrava il dodicesimo anniversario della scadenza della scatola di biscotti donata al Re Mario VII di Pollame dal Papa Paolo Pablo Pino XXXII detto "sedia". Presenti alla cerimonia ricordiamo: Pieroliver Pollame, Definito Amuleto, Ospite Gradito, Aphra Behn, Behn Fatto, Ilmo d'Esto, Salvio Saliva, l'Ultimo Samurai, Mario VII di Pollame, San Joystick e Pele'.
Gli ospiti erano disposti come da grafico sottostante. La prima portata fu servita agli ospiti alle ore 21.47. A servirla fu Mario VII di Pollame detto "il modesto". Si trattava di un'anatra di San Joystick cotta a mano da Mario VII di Pollame detto "il modesto". Dopo che l'Ultimo Samurai ebbe terminato, si verificò il furto. Il Re accusò la Federazione Russa che all'epoca ancora non esisteva. Per convenzione il Re contattò le forze dell'ordine. Sul posto arrivò il tenente GianJohn Giappone che intervistò (essendo anche un giornalista impegnato con la rivista di gossip "Persone viste in tv che fanno cose normali o sono nude") e interrogò i presenti. Aphra Behn confessò che al momento del furto si trovava in Africa per debellare un'epidemia di cocomeri. San Joystick dichiarò la sua colpevolezza e presentò a GianJohnGiappone un dossier nel quale erano elencati i 101 motivi che l'avrebbero spinto a compiere un tale gesto. Nessuno gli credette, ma fu comunque arrestato per possesso di stupefacenti. Stranamente risultò che nessuno dei presenti alla cena era nel castello nell'ora del delitto. Il Re stesso confessò di non trovarsi nel castello e che quindi per lui sarebbe stato impossibile rubare il suo stesso galletto. Inizialmente fu accusato dal tenente il capo delle Forze Armate del castello, il Maggior Domo.
Purtroppo, però, GianJohnGiappone entrando nel castello cadde in una buca melmosa e fu solo dopo cinque interrogatori che si rese conto di essere sporco. Dopo di ciò rassegnò le sue dimissioni. Tornato a casa, raccontò tutto alla moglie che impietosita, ma delusa, chiese il divorzio. Una volta sola, libera e affamata di danaro, fuggì in Repubblica Sumera dove trovò lavoro in una miniera di Marshmallow. A questo punto la moglie di GianJohnGiappone si iscrisse ad un concorso di bellezza per aspiranti ricercatori di torri Eiffel. Non essendo altro, la moglie di GianJohnGiappone che Aphra Behn, risulta chiaro, che a rubare il galletto fu proprio Aphra Behn.
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