Jean Jacques Rousseau

Jean sorride al fotografo .
Da secoli si tramanda la leggenda della nascita di Jean Jacques Rousseau. Numerosi fonti affermano che nacque l'estate del 12 Maggio dopo aver mangiato un panino alle olive. Data la gran quantità di dati a nostra disposizione possiamo affermare che risulta improbabile che il personaggio in questione potesse nascere in seguito ad un atto da egli stesso eseguito. Numerosi studiosi affermano che la verità potrebbe essere celata in quanto è narrato nei manoscritti di Acerra. Di seguito riportiamo una breve sintesi del celebre testo sacro.
Nato dal seme di una mela sputato da Don Abbondio durante una cena presso il castello di un famoso tabaccaio. Fu adottato da una coppia di Samurai che passava li per caso. Trasferitosi nella patria dei samurai, Vietnam , inaugurò il suo primo Bar. La guardia di finanza di ,Vietnam ,resasi conto della tenera età del pargolo, dichiarò la cessazione dell' attività e affidò il bambino ad un tribunale denunciando i genitori per sfruttamento di lavoro minorile. Viste crollare le sue aspettative, Jean fece ricorso presso la procura di Trani. Alla prima udienza i giudici, notando che Jean era un neonato di pochi mesi, archiviarono subito il caso e condannarono Jean agli arresti domiciliari. Jean fu liberato dal re di Persia e messo a capo del più grande esercito mai visto. Con tanto potere nelle sue mani, Jean, potè tornare a sperare di riaprire la sua attività. A questo punto L'ONU  notò che nel mondo c'era il caos. Un Team di fisici del CERN scoprì che la causa di tutto ciò era dovuta ad una fluttuazione quantica che aveva causato la sovrapposizione di archi temporali distinti. Il re di Persia non volle sapere nulla di tutto ciò e durante un' arringa nell'assemblea delle Nazioni Unite, accusò di stregoneria gli scienziati del Cern e ordinò a Jean di invadere la Polonia con il suo esercito. La resistenza polacca non tardò e Jean ad ogni ruttino era costretto a perdere terreno rispetto ai suoi avversari che non avevano problemi legati a rigurgiti di latte. Quando il mondo si rese conto di che aveva di fronte, scoppiò in una grossa risata che causò un violento terremoto. Il cataclisma creò problemi di smistamento dell' energia elettrica e il mondo precipitò in una nuova età della pietra. Fu a questo punto che il re di Persia ordinò a Jean di potenziare i suoi attacchi verso la Polonia. Jean però, dopo aver visionato alcune offerte di lavoro decise di appendere le armi al chiodo e trovarsi un lavoro vero. A pochi mesi dalla nascita divenne segretaria. Inspiegabilmente nessuno sembrava notare che quella segretaria era solo un poppante e tra l'altro era di sesso maschile , nessuno sembrava notare che Jean non aveva nessuna capacità comunicativa , non era in grado di parlare era praticamente assente ma nonostante tutto considerato da tutti in base alla qualifica attribuitagli. Dopo pochi mesi di lavoro Jean ottene un posto nei vertici aziendali e per pura coincidenza fu nominato imperatore. Finalmente era ad un passo dal realizzare il suo sogno di gestire un bar. 
A questo punto della storia narrata nei manoscritti di Acerra, alcuni critici fanno notare come Jean abbia più volte raggiunto nella sua vita una posizione tale da garantirgli la possibilità di aprire un bar e non si spiegano perché non sia successo. Secondo alcuni, molto semplicemente, può essere considerata falsa la notizia che afferma la sua volontà di aprire un bar dato che era troppo piccolo per poter avere quesito genere di desideri e seppur  ne avesse avuti, il grado di comandante di un esercito e di imperatore garantiscono di gran lunga, il potere necessario ad aprire un bar. I manoscritti proseguono come segue :
Ad anni poi, divenne membro di una giuria di esperti panettieri . Gli fu conferita una laurea honoris causa in matematica per il suo alito cattivo. Ritornato a casa del padre, don Abbondio, scoprì con dispiacere che non aveva mai visto suo padre. Divenuto sacerdote, restò intrappolato in una ragnatela per 11 anni. Liberarosi grazie all'intervento di uno spaghetto pigmeo volante di nome Gnegno, ribadì che non era il momento di tagliare i capelli e conquistò il Nepal grazie al sapiente uso dei suoi peli. Restò intrappolato nuovamente in una ragnatela, ma grazie agli insegnamenti di Gnegno si liberò in appena 2 anni, durante i quali, il mondo era stato sottomesso dal malefico Angelo di Bontà. Jean era su tutte le furie e il dolore provocato dalla crescita dei primi dentini, non lo distolse minimamente dai suoi obiettivi. Prese di mira l'ambasciata Rom del Messico e la sede centrale della Plasmon. Alcuni critici tengono a sottolineare il fatto che Jean era ancora un bimbetto e tali notizie andrebbero prese non troppo seriamente, altri, invece, ci credono e basta. 
Iniziò i suoi studi direttamente come professore di fisica e di allevamento dei fenicotteri presso l'università del Molise. Dopo qualche mese di insegnamento, resosi conto delle sue condizioni di neonato, rassegnò le sue dimissioni. Solo e senza una meta, privo di ogni supporto, abbandonato, deriso dai poveri e osannato dai lavapiatti, Jean, si ritirò a vita privata nella sua casa di sabbia. Qui scrisse libri come "la Bibbia" e "Diario di una schiappa". Il re di Persia, risvegliatosi dopo un lungo sonno, fece richiamare Jean a corte. Oramai vecchio, il re di Persia, decise di lasciare il suo incarico a Jean. Commosso e con lo smalto sulle dita, Jean, accettò e in virtù del potere conferitogli, condannò a morte l'intera corte di Persia compreso se stesso. 
A questo punto i sacri testi risultano danneggiati e l'unica parola decifrabile è: Gnegno .

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