Albert Einstein

Se avessi il minimo dubbio sulla effettiva utilità di quanto perseguo ,non esiterei a continuare.
Albert Einstein nasce in Texas. Genitore 1 generò lo speatozoo responsabile della sua nascita. Genitore 2 lo accudi . Una nube lo cullò. Parole al vento quelle del 24 enne Albert quando durante una lezione di cucinamento ferì un uovo . Romano di adozione e tedesco di temperamento. Odiava l'ikea e tutto ciò che riguardava la salute umana. Conobbe Philip Glass in Georgia durante un meeting sul co2. Fermo oppositore della crescita economica e avido affarista. Sputtanava i suoi colleghi maschi perché fogli. Fagioli secchi in vendita al mercato ,parole fresche gratis nella piazza di fronte. cosa preferisco? Domande da Nobel secondo gli svedesi. Conferitogli nel 98 e ritirato 2 anni dopo grazie a me. Descrizione di un tipico pomeriggio di Albert : Conversazione semiseria con Kurt Gõdel. Presa in giro di Alan Turing, lettera gay a kalergi. Seghe ascoltando Ottorino Respighi al parco . Albert, uomo d onore, mafioso per vocazione. Urinava spesso tra le mani dei suoi alunni per poi incolpare sua moglie, la quale per ripicca serviva torte alla mensa dei ricchi. La vita trascorreva senza eccessi tra un albero di fichi e una pescata al lago. Albert, figlio di marinai generato da un fulmine, leggenda del baseball , emissario per conto di Brentano, ostile caccola tra le narici. Nato per volontà divina , rinunciò alla carriera militare e avvioò una ditta di nomadismo plebeo. Albert figlio di amorrei convertitesi al sufismo. Nipote di parti provenienti dalla India discendenti dei magi figli della civiltà sumera. Non morì. 

Artemio di Cascate del Niagara Roberta e Auroro

E gettò il suo ultimo sguardo verso la grotta che lo aveva generato. Da li prese il volo verso l'isola di giava , dove scrivendo bibbie per atei si guadagnava il pane quotidiano e fu cosi per gioco o forse per accidia che scambiò la sua ombra con quella di un cane. Passeggiando per la spoglia foresta di Giava , cadde in un lago di peni e solo grazie alla forza con cui riuscì ad aggrapparsi ai suoi stessi capelli , fu in grado di uscir fuori da quell inferno. Tornato in villaggio raccontò la storia ai suoi 2 figlie Marco e chiara ma essi non gli credettero, piuttosto mangiarono la torta che Pierino non aveva il permesso di mangiare e Pierino dovette mentire alla madre affermando con una negazione che non aveva mangiato lui la torta. Anni dopo molto, Pierino, sulla orlo di una crisi di nervi dovuta alla sua dipendenza dal cerume , vedette i suoi risparmi ai figlia di coso. La vendetta era completa, si diresse allora verso il deserto dando un ultimo sguardo alla madre furibonda ma seria e slanciata. Pierjno era ormai presa del delirio e nulla poté dissuaderlo dal perseguire i suoi obiettivi, nemmeno il secondo ministro keniota in bikini. Rubò a quel punto per pura sincerità un elmetto ad un attore di una compagnia errante che spesso recitava erroneamente i testi dell architetto saudita kammello. Arrivato li ,proprio in quel punto quello la , quello la la dove lui si era primo diretto prima di quel momento li prima di arrivare la. Ad attenderlo in ordine di capacità di posare la mano su un fianco: il figlio unigenito di suo padre , l'unico nipote di suo nonno ed uno specchio. Preso dalla orrore di tale visione si gettò ai piedi del monte Rushmore ed esclamò le seguenti parole in lingua swahili : ball hob enes emis po gli ho! kom euna ke ka?! . Ma ritorniamo al protagonista : dopo essere fuggito a bordo di un colpo di cannone da una rivoluzione cinese, cenò comodamente seduto su di una persona nettamente inferiore a lui. Papa Rondinella era nel frattempo uscito dalla doccia e scriveva con parsimonia il discorso dell angelus da dedicare a suo figlio . Protagonista della storia , che da ora chiameremo semplicemente artemisio di cascate del Niagara.. Artemuodio di cascate del Niagara amava papa rondinella e conservava sempre un suo poster nell' ano in caso di necessità. In deposito presso l'ano aveva anche una Toyota corolla e un bicchiere dei gormiti con dei fiammiferi usati all' interno. Il giorno dell angelus domenicale si recò come di inconsueto a piazza San Pietro . Per l occasione trovò opportuno indossare abiti . Fu notato da un gregge di giornalisti e assalito. Non sapeva di essere famoso. Per scoprire come ciò sia potuto accadere dobbiamo ritornare indietro di qualche decennio. Artemisio di cascate del Niagara prima dello scoppio della seconda guerra di Crimea era luogotenente presso i l'isola dei famosi . Li gestiva le piantagioni di cotone di sua maestà e sfruttando le sue capacita mimetiche mise da parte un gruzzolo che utilizzò per investimenti nel settore immobiliare. Trasferitosi a Singapore iniziò la frequentazione della nobiltà locale ma non lesinava incontri con la parte povera ed inferiore del popolo. Proprio durante una battuta di caccia al povero il suo sguardo si incrociò in modo del tutto volontario con quello di un angelo sterminatore. Vestito in tuta da tennis e con in mano un libro di Fabio Volo, l'angelo seminava il panico tra i passanti con le sue possenti risate benefiche. Poi fu sera. Risulta chiaro e possa un mimo contraddirmi se affermo a torto quanto ho da dire, che Artemisio di Cascate del Niagara ebbe notorietà grazie alla sua presenza come luogotenente sull' isola dei famosi. Ora riprendiamo da piazza San Pedro. Bisogna tener presente l'avversa situazione creatasi .Artemisio di cascate del Niagara giaceva immobile al di sopra della folla ,fluttuando nell'aire. Sorbetto il gobbo percepì e accorse. Lo salvò ,entrambi salvi. Si trasferirono. Ebbero relazioni varie. Smisero di dormire per guardare un film. Non durò per sempre. Giunto oramai al tempo dei crisantemi Artemisio accettò con rassegnazione la sua sorte. Povero e senza eredi, spese gli ultimi anni della sua vita questuando. Acquistò un orto già in suo possesso e vi stabilì la sua dimora. Dalla finestra osservava i giovani e vigorosi minatori agitarsi e dilettarsi in alterchi vari, in attesa della fine dei suoi giorni. Ma poi, come in ogni mondo decorato e arricchito da una mediocre , precaria, ma pur sempre degna razionalità, Artemisio di Cascate del Niagara si arricchì. I minatori decisero per dimostrare la loro profonda avidità, di donare il loro immeritato salario all'uomo che per anni aveva fatto si che la loro esistenza fosse resa vana. in poco tempo Artemisio di Cascate del niagara fondò una scuola filosofica denominata "la scuola filosofica di Artemisio di Cascate del Niagara e suo fratello Paolo ,mai nato". Qui Artemisio di Cascate del Niagara accoglieva chiunque volesse giungere alla conoscenza più bassa: Capi di stato, Capitani di vascelli, designer di bottiglie, cercatori d'aria, persone capaci di ruotare il proprio corpo poggiando semplicemente il polso del braccio destro sul pavimento coperto da un tappeto sporco di cibi vari depositatesi in seguito a cerimonie non autorizzate , indovini e proprietari di smart. Ma il destino non aveva ancora chiuso i suoi conti, ci pensò Artemisio di Cascate del Niagara a chiudere i conti. Dopo un viaggio in cavallo, seguisto dalla sua ombra, Artemisio giunse in loco. Li con il suo fedele servo Auroro mise a punto una congiura contro i Conti. Nascosto tra le lenticchie , il noto pastore tedesco Efialte, venne a conoscenza dell'intero piano. Il giorno seguente , a cavallo di un pollo, efialte giunse presso la maestosa reggia di re Re , il quale ospitava l'intera nobilità locale e uno straniero proveniente dalle foreste Sacre di nome Gnegno. Efialte con la speranza di un premio in danaro o in vino, rivelò il piano ordito da Artemisio di cascate del Niagara contro i conti, al re. In un primo momento il Re , preso da un ineffabile prurito, non diede peso alle parole del pastore ma successivamente, una volta appreso il significato di quei grafemi pronunciati ad alta voce dall'intero apparato fonetico di Effy , morì. L'improvvisa ma prevedibile morte del re , lasciò di sasso tutti i presenti al di fuori di Gnegno. La lotta per la successione si aprì subito dopo la sparizione del doppio corpo del re. I Conti organizzarono un magnifico banchetto senza invitati, loro stessi non vi parteciparono. L'unica portata, un fagiolo rosso magico, fu consumata da un enigmatico banchettante di nome Gegno. Ora dunque non essendoci un legittimo erede l'unica soluzione era una poderosa guerra mondiale. I Conti ,nascosti nei loro bunker, radunarono eserciti di mercenari già ricchi e con un alto livello di istruzione. L'unica regola per quel conflitto fu : c'è una sola regola. Intanto Artemisio di cascate del Niagara tramite un coito ingravidava una donna. Auroro ,suo fedele servo, cucinava tranquillamente delle leccornie alla frutta quando giunse presso la baracca di Artemisio di cascate del Niagara, la notizia che il suo fedele servo Auroro stava preparando del cibo. Artemisio di cascate del Niagara, che da questo momento chiameremo Roberta, si precipitò in modo fulmineo in direzione del castello di Auroro. Durante il tragitto Roberta notò con la punta di un suo organo un esercito di 4 milioni di intellettuali ricchi. In quel momento non gli parve nulla di rilevante e la cosa restò tale anche in seguito. Arrivato presso l'appartamento di Auroro, bussò al citofono. Auroro non sembrò disposto ad aprire il portone tramite il tasto situato sul citofono, quando udì che a parlare era un uomo di nome Roberta. Roberta ,dunque, con la scaltrezza di un uomo di media statura, escogitò uno stratagemma. Voltando il capo, scorse in un angolo di un edificio nelle vicinanze, una pizzeria. La pizzeria "FACCIAMO PIZZE NOI" effettuava consegne a domicilio e fu qui che nacque l'idea. Roberta dopo circa mezz'ora di discussione con Auroro asserì con tono serioro di essere il fattorino della pizzeria . Auroro immediatamente aprì. Presentatosi dinanzi alla porta, roberta fu immediatamente riconosciuto da Auroro.


Otello

Nel dicembre 1000,900,80, il moro confidò la sua agonia interiore a Manngiosserik. Era vittima di presunte molestie da parte di un balorda. Egli non credeva fin nel porfondo delle sue maniche di essere davvero vittima di ciò e ritenne necessaria una piu attenta analisi della situazione, Ma veniamo al dunque. Pochi anni prima Devoto ricevette in dono dall'arciduca Pomello una clessidra forgiata dai piedi del mitico fabbro Weland. Il principale porblema della clessidra era il suo funzionamento in quanto essa era si funzionante , ma nè più nè meno di una normale clessidra. Visto l'inconvenevole , l'arciduca Pomello decise di convocare Devoto presso la sua tenuta di campagna e omaggiarlo in maniera esemplare per ovviare alla disdicevole siuazione occorsa in precedenza . Devoto si recò di buon ora verso la tenuta di Pomello che distava circa 4 ore di cammino dalla sua grotta. Nel mentre , Il moro dipingeva il suo volto su di un bullone per pneumatici assistito dalla sua tutrice Narcotica. Colto di sorpresa dall'arrivo anticipato di Devoto, Pomello improvvisò una danza di benvenuto. Il suo sguardo sciocco e avvolto in un alone di ignoranza , il movimento sinusoidale delle sue braccia ,lo scalpitare dei suoi piedi, l'imbarazzo del re, la frustazione di sua madre, la Panda di suo padre, l'eruzione vulcanica, la troupe di giornalisti cinesi e il Colosseo trasformarono la serena atmosfera mattutina in una manifestazione spontanea di villania degna dei più squisiti frequentatori di taverne.
Oltrepassato l'inziale intoppo , Devoto prese parola e tossì spontaneamente e con timore, sulla camicià sbottonata del re. Pomello apprezzò il gesto e imitò Devoto. Il re fu grato ai 2 e gli porse delle gomme da masticacare. L'intera compagnia ,divertita e sconvolta dalle vicende susseguitesi , si spostò presso il fiume Scorrevole. Le damigelle di corte morirono durante il percorso. La servitù allestì un banchetto galleggiante e il re che nel frattempo aveva abbottonato la sua camicia, apprezzò il gesto e offrì delle gomme da masticare alla servitù. Pomello e Devoto iniziarono a soreggiare del vino e gradirono così tanto il gusto caldo e frizzantino della bevanda che ritennero necessario mostrare al re il loro apprezamento inscenando un tipico agguato malavitoso ai piedi della regina. Il tutto fu ripreso da una trope di giornalisti giapponesi ,i quali ,a bordo di una panda realizzarono dei movimenti circolari intorno alla scena. Dall'altra parte del globo , il moro fu informato di quanto stava accadendo da un emissario a bordo di un castoro che subito dopo aver consegnato la lettera dell'arciduca Ingenuo ( spia e badante del moro) acquisto per pochi euro una Uno da corsa rubata pochi anni prima da un un suo cugino calabrese. Il moro non riuscì a trattenere la gioia ed eiaculò sul lustrascarpe , il quale non ebbe una reazione violenta ma si limitò a gettare uno sguardo ammiccante verso il moro che accettò lo sguardo e partì senza pagare un cazzo di niente. Nello stesso instante devoto ed il Re discutevano amabilmente della loro condizione sociale ed offendevano con termini dall'alto valore comunicativo, la servtù. Il moro cercò un mezzo con cui spostarsi in fretta, non c'era tempo da perdere. Vide con la punta del naso il signor emissario che investiva passanti con la sua nuova Uno rubata. Corse in direzione del ben noto emissario e con un violento urlo riuscì a fermarlo. Preso il possesso del mezzo , si ritrovò in una condizione nuova per lui. Una Uno non è un mezzo come tanti, numerose generazioni di autisti hanno dovuto scontrarsi con la grandezza di un esemplare di automezzo capace di ribaltarsi ed eseguire rotazioni su una ruota nel bel mezzo di una curva. Il moro non esitò un secondo e parti alla volta del fiume Scorretto. Oramai pressso il il fiume la situazione era degenerata, la servitù aveva incendiato i panni sporchi del Re e preso possesso della scorta di gomme da masticare di su maestà, il quale apprezzò il gesto della servitù ma non fu in grado di esprimere il suo apprezzamento a causa dell'impossibità di accedere alle sue gomme da masticare. Il moro era oramai a metà strada quando Devoto e Pomello si gettarono nel fiume in preda ad un attacco di omosessualità. Cercarono di convincere il re a gettarsi in acqua sostenendo ,in maniera assolutamente omosessuale, che l'acqua era davvero fresca. Il re dopo qualche momento di smarrimento causato da un topo tra i capelli, si sbottonò nuovamente la camicia e con un fare alquanto gay si gettò in acqua. Il moro era a pochi chilometri dal fiume e sfrecciava a bordo della sua Uno,oramai sua fedele amica. La troupe di cinesi , sempre intenta a riprendere le gesta del re, vide in lontanaza il moro arrivare a gran velocità e interpretò tale comportamneto come una sfida. La panda dell'89 con a bordo i noti cinesi avanzò a gran velocità verso il moro ,il quale, sicuro della compattezza della sua Uno non alzò minimamente il piede dall'acceleratore e si diresse verso la panda cinese . Quando le auto si ritrovarono a pochi metri l'una dall'altra gli sguardi del moro e dei cinesi si incrociarono: l'ingenua saggezza del moro, la manifesta velleità dei cinesi , il rombo dei motori, tutto ciò , fu improvvisamente investito da una immensa marea di lava. La lava inghiotti anche il Re , Pomello e Modesto. Se solo la clessidra non fosse mai esistita.

Antefatto N.3

Il supremo Leader auspicava il bene delle sue genti. Nataniele era una umile scopa la cui vita aveva come unico scopo la pulizia dei pavimenti dell'ufficio del supremo Leader. Un giorno mentre era di ritorno dal lavoro, Nataniele vide sua moglie Cotoletta rovistare tra i rifiuti usati. "Cosa fai mai?" , disse Nataniele in mente sua, al che Cotoletta rispose con le labbra di suo marito " aggiusto un pollo!".La storia non piacque al Commissario Barbaincolta ,c'era puzza di frittura. Commissario decise quindi di indagare più a fondo e analizzare le molteplci cause di un così bizzarro comportamento da parte di una così monotona scopa. Nel realizzare tale pensiero Barbaincolta fu immediatamente arrestato in quanto la sua capacità di pensare ,seppur inevitabilmente sconnessa dalle dinamiche geopolitiche, risultava pericolosa. Il commissario, in  quanto pipa, non comprese cosa stava accadendo ne tantomeno fu in grado di elaborare un pensiero in tale direzione. Con l'arrivo dell'inverno le cose cambiarono , il freddo aiuta l'uomo a riflettere su stesso. Il famoso funzionario di corte Tabella , di ritornando da una statica gita nel suo giardino notò, il 21 dicembre ,qualcosa che cresceva tra i cespugli. Nessuno sapeva cosa fosse, nemmeno il Dottor Bisturi, eminente primario del reparto di Cura della Religiosità dell'ospedale Vividritto, fu capace di fornire una spiegazione plausibile. Nascosto sotto l'ombra del suo naso , in un luninoso e accogliente angolo del suo ripostiglio , Il Supremo Leader iniziò ad avere dei sospetti. Urgevano misure immediate o la situazione sarebbe degenerata. Convocata l'assemblea generale dei cittadini liberi dal colesterolo ed indipendenti dai pomodori, fu disposto, sotto proposta del Supremo Leader ,il libero accesso per tutti i cittadini alla realtà olografica. La notizia fu accolta con con grande entusiasmo dai consumatori. un entusiasmo velato da uno spesso strato di falsità intrineca alla  natura indotta stessa di quegli esseri. Altra misura essenziale fu aumentare le tradizionali guerra atomiche per poter mantenere la pace. Il Supremo Leader ottenne i risultati sperati ma dopo qualche tempo dovette fare i conti con l'evento che avrebbe cambiato la sua esistenza. Il 13 maggio dello stesso anno, Cotoletta , durante una teorica battuta di caccia al mantello, si imbattè in ciò che Il Supremo Leader aveva sognato nei suoi ben fatti incubi. Alle ore 13.17 , nel giorno 13 del mese di maggio , la terra generò un feto.

Vegetale

Di tanto rancor l'uomo mai scoprì la causa,
oh tu che dall' ali del sol calante scendesti ,
tu che con una carezza di tramontar gli comandasti,
mostra a questo mondo la via per ridestarsi,
libera quest'etere dall'animo malvagio,
dona a queste menti quel suon che la natura al sorger della luna al cor dell uomo saggio
sussura ,con placido presagio  
            Storia di un ano (cap 1 ,ver. 23-12)



Furono queste le prime parole di Vegeta. Nato dalla scomposizione di un polinomio. Vegeta era figlio del figlio di suo nonno Carla. Dopo varie ripercussioni sul piano economico non ebbe piu problemi con la legge. Ma cerchiamo di mettere ordine. Era nel mezzo della sala quando entrò Silviano con in mano un vassoio di posate giovani. Piertombola si sedette sulle sue stesse mani e precipitò giu per un pollo ;fu in quel momento che Vegeta spalancò le ante della sala e finalmente il sole potè illuminare i coriandoli disposti sul marciapiede. La scena commosse così tanto il regista Marco Teleca Mera che volle invitare Vegeta presso un banchetto di sola andata. Vegeta accettò con le mani in mano e con i suoi stessi piedi camminò fino a giungere al già citato banchetto. La storia di quel banchetto fu narrata da Teleca Mera in persona durante il matrimonio di suo fratella .-. Estratto a mano da un pino marcio, fu in seguito ridotto in schiavitù. Banchettò soffri molto il suo confinamento, banchetto aveva un cuore, banchetto era solo. Banchetto aveva fame , banchetto rideva, banchetto insomma...banchetto. Vegeta rimase sconvolto dal racconto proveniente da delle labbra cosi spesse. La signora telecamera servì la colazione a Vegeta che la rifiutò minacciando con un fazzoletto le scarpe della sua concubina. Sarebbe il caso di inziare in qualche modo a descrivere in dettaglio ciò che quest'uomo cosi nobile e fisso ,visse nel corso della sua banale esistenza. Vegeta era un uomo che lavorava. non sempre aveva tempo per dedicarsi ai suoi bisogni primari. ebbe quasi una diffcile relazione con una donna. divenne noto alle cronache per aver partecipato ad molto famoso noto in tv programma "barattiamo stivali con tazzine rotte". Il successo fu tale che fu nomianto uomo dell'anno da una giuria di esperti panettieri e da sua nonna. Per lui la famiglia era davvero importante e non disdegnava di visitare almeno una volta ogni volta i suoi piu vicini parenti. Durante il piu breve periodo buoi della sua buia vita, Vegeta ebbe il tempo di cedere ai piaceri terreni. Cedette la sua verginità ad un mercante in fiera e immediatamente dopo dette fuoco alla sua dimora. Spesso esagerava con le bevande analcoliche e fu cosi che nacque il suo mito. Vegeta nel corso delle sue tournèe era solito invitare sul palco una sua fan di nome Ginocchia. Decise per pura avidità di gettare al vento la  sua carriera e seguitò la sua esistenza elemosinando . Visti i flauti guadagni acquistò un isola. Qui spesso insime con se stesso era solito premiare un inviato diverso da ciò egli non era ,per poi aggredirlo con un panetto di sali da bagno. Vegeta non ebbe molti figli ; la leggenda narra che mai furono scitte leggende su di lui ma a noi pice credere che come in ogni storia che si rispetti ,vegeta abbia avuto il successo che meritava, il successo che ci si aspettava, vegeta non era un uomo  come tanti, non aveva mani o piedi adattati all'uso di un caccavite, egli non aveva pensieri , non aveva occhi per guardare i lavori in corso ,vegeta era sua moglie, Vegeta era banchetto.

Storie di Popoli : Islam.

Ci troviamo in islam. Mondo nascosto da un velo, misterioso e alto. A nord di islam troviamo la penisola di lesbica , una famosa fortezza medioevale edificata nel corso. Era il secolo XIV quando Gino insieme alle sue truppe di mare invase via terra l'islam. L'invasione fu finanziata da Cammello , Re di Mare. Purtroppo l'esercitò morì, in circostanze misteriose. Ecco descritta l'intera storia della regione.

Vado via con i Filippini e invece non è vero.

Il mio nome è Norton Bidè. Fin da piccolo ho sempre pensato di poter guadagnarmi da vivere cantando ,suonando o addirittura cantando e scrivendo film. Mi sbagliavo. Tutt'ora sono deluso e i miei numerosi premi come autore musicale non possono colmare la mia delusione per non aver raccolto quell'arancia, nel lontanto 1972. Già, quelli si che erano bei tempi; mio padre mi raccontava spesso di una villetta, molto carina sempre pulita senza difetti viva i folletti. La prima volta che me ne parlò ,restai meravigliato e ne fui così colpito da dover subito fuggire in bagno. Sarà difficile per voi comprendere come ciò sia potuto accadere ma, il bagno nel quale mi recai in maniera così ardita e frettolosa, non era altro che il bagno dei miei vicini. Mia cugina Elysa Pollo Marcendo Anita , proveniente da una antica casata nobiliare, era lì presente quando il tutto si manifestò sotto i suoi occhi. Ma passando ad altro ,non posso non biasimare chi non voglia comprendere la piiù elementare delle lamentele che quest'uomo ,me stesso medesimo, ha da esporre a chiunque abbia facoltà per raccoglierne il senso. Dettò ciò presi una pentola di cianfrusaglie e la versai nel contenitore dei riufiuti molli. Bad and Breakfast , questo c'era scritto. Insieme con mia moglie e i miei due figli tornani a casa e questa enorme scritta in cirillico era comparsa come per incanto sul balcone di casa nostra. Mi crederete che, in quel momento preso dalla sbornia incolpai i miei figli per non essersi contenuti con l'alcool , ma pochi minuti dopo dovetti ricredermi. Un flusso ininterrotto di persone somiglianti ad elettroni, fece richiesta d'asilo presso la mia umile dimora. Le 12 stanze per gli ospiti furono tutte occupate e potei ricavare un bel mucchio di quattrini da quella sfortunata serata in Banca. Mia moglie come al solitò si lamentò perchè a suo vedere , non aveva senso tutta quella sporca faccenda. Nel giro di pochi mesi quella che era fino a qualche attimo prima una villa di lusso , divenne un fradico Motel. Nel mezzo del deserto del Nevada , come potrete immaginare, gli affari non furono così fruttuosi ed io e mia moglie fummo costretti a trasferirci nel Wisconsin affidando la direzione del Motel ai nostri 4 figli di 5 e 6 anni , Masha e Morso. Comprammo una bettola di 4 piani per cominciare la nostra nuova vita. Gia allora iniziai ad avere i primi ricordi della mia infanzia perduta. Era il lontano 1984 quando mio padre con un gruppo di nomadi Filippini , andò via di casa in chissà quale direzione. Probabilmente la storia dei filippini sarà stata un' invenione di mia madre che non voledo accettare la dura realtà dei fatti, inventò questa assurda storia. Sapete, io ho sempre creduto a mia padre ma anche a mia madre, soprattutto a mia madre. Mio zio Jennifer una sera, in piena estate, circondato dalle zanzare e con un gran bel gin d'annata tra le mani, tra un sorso e l'altro, la verità a me che sono io , la confessò. Io ero seduto tra i suoi piedi e la puzza dei suoi suduci stivali ,stranamente ma effettivamente, mi rilassava. Fin troppo qualcuno direbbe. Fui trasportato d'urgenza da un medico e restai in stato comatoso per 45 giorni e 2 notti. Per quanto assurdo possa apparire ai vostri occhi, in quell'anno fu deciso di tarare l'andamento del tempo in maniera diversa, approffittando della sua relatività. Mio zio Jennifer spesso diceva che " non sempre si puo avere il tempo di fare tutto ciò che si vuole , ma se lo si vuole qualcunque cosa puo realizzarsi dimenticandosi del tempo". Approfittai di questa frase che appariva figa ai miei occhi, per adescare ragazzine della mia età. Beh ma a questo punto vi starete domandando che fine abbia fatto mio padre. Mi dispiace ,ma non posso rivelarlo per il momento, qualora seguitiate nell'ascolto del racconto della vita di questo povero vecchio , potrete venire a conoscenza di tale verità.

Comee promesso, vi racconterò dove e come mio padre si recò quel giorno dopo pranzo. Michele Damenotre era in visita presso il vescovo del mio paesino. In paese si faceva gran chiacchiericcio riguardo la reale identità di quell'uomo. Alcuni credevano che fosse devoto ad antiche ed occulte arti magiche ed altri credevano che fosse il solito calciatore sopravvalutato. Fatto sta che al suo arrivo ,eventi inaspettati e sorprendendi iniziarono ad aver luogo nel piccolo paesino. Gli abitanti del posto, come accennato , erano molto prepensi a ciarlar del più e del meno in compagnia di un bel fiasco di vieno e fu così che mio padre, inoltratosi in una festoso bar che a quei tempi avrei definito locanda, conobbe una band di filippini provenienti dal Giappone. Mio zio Jennifer fu sempre sospettoso circa la reale appartenza al popolo filippino di quei così alti personi. Detto ciò , va precisato che il signor Michele era presente nella locanda il girno in cui mio padre fuggì di casa per andare a comprare le sigarette.

Sarcosì

Ciarls de gol

Era il più famoso tra i natturbini, eletto per -10 anni consecutivi operaio del secolo, elevato al rango di impiegato supremo , principe di Bangladesh , incoronato re la notte del 21 maggio da un papà finto. È di lui che vi vogliamo parlare , sono le sue gesta quelle di cui vorremmo narrarvi . Depositato in una discarica  il primo maggio 17 a.c. Come rifiuto di scarto di un cantiere edile, nacque . Non sappiamo nè come ,nè quando e nè tantomeno perché ... questa frase è stata iniziata . Pierjennifer Biologia nella sua opera " volatili con becchi corti e ricurvi : piccioni gay " ne traccia il seguente ritratto :" lui era alto , aveva i peli molto belli e sapeva contare dalla a alla z. Le sue mani caratterizzate dall presenza di dita, erano molto agili e perfettamente adatte a maneggiare un cacciavite o una spillatrice . Di inverno era solito abbaiare contro sua moglie nel letto o ascoltare musica per infanti ad alto volume nell ascensore del suo condomino. Di giorno si rifugiava spesso in un campo Rom di sua proprietà . Notevole la sua capacità di spostare gli oggetti colorati. Sebbene amasse incrociare le ginocchia , non rinunciava, tuttavia, a restare immobile per ore al centro del campo Rom di sua proprietà". La dottoressa barista Pierjennifer Biologia ci mostra un lato umano di lui , un lato celato , gelato  , dritto. Le numerose testimonianze sulla sua vita ci offrono un quadro più completo di quella che può essere considerata una vita infatti. In una intervista al quotidiano "La sedia a dondolo di re Melograno VIII ", confessa di appartenere ad un setta dedita alla manutenzione di vagoni treno. Irrimediabilmente , data la sua bassa statura morale , si ordirono congiure e complotti contro di lui. Una notte , mentre era impegnato nella conclusione del processo digestivo , un uomo non mascherato , non armato e con dei simpatici doni tra le braccia, bussò alla sua porta. Lui cercò prima di portare a termine l'operazione iniziata qualche minuto prima e , con notevole sforzo, ci riuscì. Direttosi verso la porta di casa notò che quest'ultima era aperta , ma in misura alquanto ridotta. Essendo ,quindi, la porta socchiusa , dedusse che un essere umano non poteva essere passato per quella misera fessura. Doveva trattarsi di qualcos'altro; chi aveva violato la sua dimora? Chi aveva osato disturbare il naturale compimento del suo processo digestivo ? Il Papa? Obama? Giovanni Rana?  Si diresse verso la camera di sua moglie ma una volta arrivato si domandò perché lo avesse fatto. Ancora un volta il mistero resto celato,gelato dritto. Pochi giorni dopo una salmone ebreo polacco bussò alla sua porta. Fu preso alla sprovvista. La sua collezione Di mobili rotti fu distrutta e gli fu riservato un trattamento di favore presso la pizzeria "Döner" . I flauti traversi accompagnarono la sua discesa verso il potere. Una volta giunto sul trono fu accusato di guida falsa testimonianza dal suo più fedele paggio. Oramai poche alternative restavano : cedere alle lusinghe di quella lattina di piselli o fuggire il più lontano possibile. Un fringuello di Darwin apparve lungo il suo cammino. In seguito ai fatti narrati trovò lavoro presso un opificio e apprese l'arte della monovalzanza in carriere successive. Di fatto possiamo ritenere costui umano a tutti gli effetti e tralasciando i gomiti a forma di bidet egli fu chiaramente un umano. Preso dalla voglia di inoltrarsi nel mistero più profondo fuggi da casa sua, dove viveva solo . Tra i boschi e le chiese catare fu preso dalla voglia di indagare e si sedette a tavola. Un cameriere finocchio , cioè a forma di finocchio, lo servì. Gli fu servita una porzione di pasta di grano di finocchio e fine filo di cotone gli finì nell occhio. È così che venne a galla la leggenda del filo d'oro . Un ancestrale filo che si narra unisca il vino con la percoca e il sale ai salatini. È così  che si conclude tutto, nel bel mezzo di un frase che ,

Il portiere...del mio palazzo

Il portiere in auto e sua moglie a sinistra.
Dopo che Luigi si rifiutò di fargli calciare il rigore che avrebbe potuto decidere le sorti della partita, il portiere decise di non voler più difendere la propria porta, appoggiandosi a uno dei due legni e minacciando i compagni di non effettuare più parate poiché deluso dall'atteggiamento di Luigi. Dagli spalti, i tifosi invitarono i compagni a conquistare un altro penalty affinché il Portiere potesse calciarlo. Ciò irritò non poco Pepolone XI che stava guardando il match in tv insieme al suo fedele servo Jon Jocque Jokin. I due delusi dal comportamento del Portiere decisero di investire in una squadra di calcio. Ebbene si, investirono proprio sulla squadra del Portiere, li investirono letteralmente con un trattore 36cv con motore V8, il tutto per vendicare lo sgarbo subito dal portiere. Preso atto di quanto avvenuto,  un noto commerciante della zona, si recò presso il castello di Bruno, dove chiese di poter parlare immediatamente con il cane Bacilio. Dopo essersi messi d'accordo e aver definito i dettagli dell'accordo, Bacilio e il suo fido padrone decisero che era giunto il momento di castigare Pepolone XI e il suo servo. Prima distrussero il trattore e poi tolsero il cappello a Pepolone XI, il quale, di conseguenza, perse tutti i suoi poteri. J.J.J. fu legato in una cantina e dato in pasto a blatte plutoniane, mentre il Portiere fu squalificato per le seguenti 6 settimane di campionato, facendo precipitare la sua squadra all'ultimo posto e a un'inevitabile retrocessione con conseguente fallimento per bancarotta.

Storie di sovrani

Re dei re.
Partorito da una montagna durante un dibattito sulla cacca di procioni, il fratello gemello di Pinoletto XI, sovrano dei tutte le terre emerse, sovvertì le leggi gravitazionali stabilite dal suo uomo di fiducia, Rino Ceronte, per far decadere la dinastia di Mau Mu Cho. Dure battaglie e aspri scontri furono combattuti, per cieli e per mari, fin dove non arrivava il Sole. Montagne furono scalate, vallate esplorate e mari salpati, fin quando Pinoletto XI non assunse il potere dopo l'abdicazione del fratello gemello. Importanti riforme furono istituite, leggi furono modificate e alberi furono abbattuti. Inoltre, conigli e criceti figli di cavalli furono esiliati in Messico, paese neutrale e patria di rifugiati. Quando il colonnello Hot Weather, esperto di meteorologia, pronosticò una tempesta di vento caldo dal sud dell'Antartide, Paolino VI di Gianturco, guidò i popoli soppressi alla ribalta, Condusse loro fino al Monte Verde, dove si scontrarono con l'esercito di Pinoletto XI. Con semplici fazzoletti, mattarelli e mestoli, i 100 uomini guidati da Paolino VI sconfissero l'imbattibile armata di Pinoletto XI, che era formata da poco più di 200mila uomini e 30mila carri armati. Pinoletto XI alla notizia della sconfitta abdicò. Fu poi giustiziato, dato in pasto a un esercito di lumache in fibra di carbonio. Paolino VI poté così ridisegnare la cartina del mondo, dopo averne utilizzata una per altri scopi. I sovrani di un tempo ritornarono sui loro troni e Paolino VI fu eletto protettore del mondo.

Cartellone

Cartellone vestito di rosso.
Cartellone era un piccolo omino che viveva in quel di Casa Sua (seconda uscita dopo il semaforo). Ometto abbastanza grosso e timido, era solito combinare guai. Dopo aver dato del fuoco ad una padella, iniziò a friggere delle patatine e due cotolette. Alzatosi dal divano, si recò in bagno dove uscì 5 anni dopo, con capelli corti e barba lunga. Indossava un cappello. Ah, anche delle scarpe nuove. Ormai tutti si chiedevano cosa fosse successo in quei cinque lunghi anni, ma solo Cartellone poteva dare la risposta. Un buco nero? Un passaggio segreto che conduceva in un'altra dimensione? Il mistero rimase e rimane ancora tutt'oggi. All'uscita di casa, esclamò : "Sono un uomo nuovo!". Ebbene sì, nuovo, ma pur sempre con dei vestiti vecchi. Iniziò a vagabondare finché non conobbe Alice, figlia di un marinaio. I due decisero di intraprendere una relazione amorosa fin quando la giovane donna decise di tornare nei mari del sud. Sconvolto e rimasto solo, Cartellone pensò di rinchiudersi in casa e aspettare che il telegiornale iniziasse. Appena l'emittente televisiva mandò in onda il primo servizio del Tg, Cartellone si spense ancor prima di spegnere la Tv.

Leva e il suo amante

Leva durante una prova di forza.
Leva Losmalto era famosa per il suo fascino e per la sua voce. Sposata con un ricco venditore di pomodori, lavorò presso l'azienda di famiglia, una piccola fabbrichetta dedita alla coltivazione di escrementi di farfalle. Il giorno del suo 46esimo compleanno, scappò in India con il suo amante, Mimmo. Quest'ultimo non era affatto che il suo dromedario domestico. Arrivati a New Delhi, iniziarono a progettare una spedizione su Giove e due dei suoi satelliti. Fallito il primo tentativo, appena riprovarono ottennero più di quanto si aspettassero. Aperto un sexy shop sul lato sud-est di Giove, divennero la prima azienda terrestre per fatturato interspaziale, distaccando di pochi centesimi una salumeria di foche dentiste che si trovava sul 23esimo satellite della Luna. In seguito ad una perquisizione effettuata dall'Inquisitio Spatiale, dovettero chiudere l'attività per illecito. Ritornati in Paraguay, aprirono un negozio che vendeva ombrelli "Los paragauas de Paraguay". Invitati ad una festa in un bar alquanto rozzo, furono fatti prigionieri di due uomini vestiti di nero. Furono deportati molto lontani, probabilmente su Plutone, dove furono costretti a lavorare con degli iceberg.

Asilo Nido di Vespa

Zzzzzzzzzzzzzzzzzzz...
Sorto come rifugio di coleotteri, fu invaso da piccoli esemplari di api gay. Sotto il controllo del loro padrone, un famoso giornalista, progettarono l'espansione di quel piccolo rifugio fatto di escrementi di buoi e starnuti di capre. Espansosi a destra e a manca, accolse svariate varietà di cuccioli. Tale espansione portò alla sfida con il nido di Rondine, il supremo di un'isola nel Mediterraneo. GionJohn Jong, noto pacificatore e pescatore amatoriale, passando di lì per caso, diede inizio a quest'aspra contesa. Chiamata la contesa della contessa, sì nella contesa c'era anch'essa, la contessa Essa III di Sessa, quest'ultima dopo aver sposato Girolamo il girovago, annesse a sé i territori del Belgio Asiatico. Il tutto portò ad uno scontro ultramondiale, visto l'intervento di popoli stranieri. GionJohn, causa prurito ai piedi, chiamò in causa Pollio II di Norvacchia, una nuova regione nata dalla fusione di due piccole regioni giù di lì. Ciò fece scaturire la rabbia di Coppoletto, famoso produttore di prugne e imperatore ad interim di Avella. Egli, svegliato dalla vicina che cantava a squarciagola una canzonetta, decise che era arrivato il momento di scendere in campo. Dapprima eliminò i peggiori rivali, mise fuori gioco il centravanti e alzata la bandierina scacciò il nido di Rondine, grazie anche all'appoggio di una schiera di topi radioattivi. Senza, ormai, concorrenza sul mercato, le api gay aprirono filiali in tutto il mondo.

Johann Goethe

Goethe alle prese con una fattura.
Nato nel giorno del suo compleanno, Goethe ebbe un'infanzia abbastanza travagliata. Dopo essersi separato dalla moglie e cacciato di casa dai suoi, iniziò a girovagare con il suo piccolo peluche per i quartieri più "in" di Shangai. Oramai cresciuto, incontrò un giorno una giovane donna che gli promise un piccolo lavoretto. No, vi siete sbagliati, non è quello che pensavate. Si trattava di un piccolo lavoretto part time presso una caffetteria: aveva il compito di pulire le tazzine di caffè. In quella stessa caffetteria conobbe un allevatore di maiali che gli presento Scrofa, sua futura moglie. Ad un'età abbastanza matura, perse l'uso dell'arto superiore sinistro dopo un incidente con un procione sotto effetti di stupefacenti. A causa di ciò, fondò un'associazione di caccia ai procioni e aprì una catena di franchising che vendeva carne di procione caramellata. Fu minacciato da un canguro drogato che lo invitò a rinchiudersi in casa per il resto della sua vita. Denunciato il suo stalker, decise che era il momento di dare una svolta alla sua vita. Tornò a casa della madre dove ormai non viveva più nessuno, tranne uno gnomo di nome Cagno. Quest'ultimo dopo aver convocato un'assemblea segreta, sequestrò Johann e lo diede in pasto a due maiali selvatici. Si scoprì che questi due maiali non erano affatto che i suoi due cognati.

Il farmacista

Il tuo farmacista di fiducia.
Costui non può essere nominato. Non può essere nominato per un semplice motivo: la madre non gli diede un nome. Solo il padre tentò di affibbiargliene uno, ma fu rapito e scomparì. Assunse così lo pseudonimo de "Il farmacista" date le sue spiccate abilità con i mandarini. Collocatosi in cima ad una collina, sperimentò nuove creazioni e stampò svariati francobolli. Dopo aver mangiato una mela, mise in discussione la legge gravitazionale riuscendo persino a dimostrare che era stato tutto un errore e che la gravità è solo un fatto psicologico. Imparò a volare, fondando così una compagnia aerea. Riuscì a diventare la prima compagnia al mondo con un volo diretta dalla Groenlandia al Sudafrica. In seguito allo scontro con un piccione sulla rotta Shangai-Buenos Aires, precipitò in mare. Trasformatosi in una bestia mitologica e misteriosa, viva ancora tutt'oggi nei nostri fondali marini nutrendosi di escrementi marini.

L'imperatore

L'imperatore in un famoso
cartone animato.
Vissuto al piano di sotto di un seminterrato, tradusse un dizionario inglese-portoghese in coreano. Ottenuto un grande successo per aver dato da mangiare a cammelli randagi, fu premiato con il premio "Lo scarafaggio bello". Incoronato imperatore di Polonia, dichiarò guerra alla vicina ucraina, residente al quarto piano del palazzo di fronte. Dopo aver firmato il trattato di pace, dovette cedere la sua cucina e la camera da letto a due barboni che si trovavano di passaggio per caso. Deciso a riconquistare i suoi territori, minacciò di guerra l'altra vicina, Germana. Quest'ultima allarmò subito i coniugi Dani e Marca. L'imperatore fu costretto ad arrendersi, cedendo questa volta il soggiorno e la sala da pranzo alle mogli dei barboni che erano passati lì per caso. Rimasto solo con il bagno, si rinchiuse in esso per 45 giorni dove progettava la sua rivincita. Costruì armi mai viste e talmente potenti che non solo riuscì a conquistare ogni metro quadro del suo appartamento, ma riuscì ad ottenere persino metà giardino del presidente filippino. Dopo aver ottenuto la sua rivincita, partì alla volta di Mercurio, dove sfortunatamente fu bruciato da un raggio di sole molto potente partito da un arma molto potente di un topo radioattivo molto potente.

Cecco Angiolieri

Cecco tenta di imitare Dante.
Brum brum brum....era il rumore che emise Cecco alla sua nascita. Procreatosi da solo e noto per la sua instabilità finanziaria, fu un noto cartello stradale di zona. Autoaffibbiatosi il nome di Max Power (un nome molto usato) fece i provini per diventare power ranger, ma fu scartato perché ritenuto troppo basso. A causa di ciò si arrabbiò molto e iniziò a spaccare tutti gli oggetti che si trovava dinanzi, fino a quando una truppa di cavallette dopate, coudivate da un gruppo di topi radioattivi, gli invasero casa e gli succhiarono il cervello. Spostatosi un po' più in là come gli veniva suggerito da una canzone, iniziò a comporre fastidiose melodie, riportate tutt'oggi su del libri di scuola. Fu rapito in circostanze abbastanza chiare, ma i presenti in quella stanza non ne vollero denunciare la scomparsa. Ad oggi non è stato ritrovato nessun corpo che corrisponda al suo, quindi potrebbe essere ancora vivo, per questo vi invitiamo a stare molto attenti. ATTENZIONE!!

Carmela

Il nome di Carmela.
Carmela era la sorella di Roberto. Era una ragazza abbastanza calma, dagli occhi cerulei e capelli verdi. Carmela studiava presso l'Università, un negozio di articoli intimi. Un giorno, dopo aver ingerito notevoli quantità di pannacotta, fu colta da un malore. L'ormai cresciuta Carmela, restò legata ad una panchina in un parco pubblicò per ben 23 anni,finché un cane che si trovava lì di passaggio la slegò e la portò con se. Divenuti migliori amici, condividevano le migliori ciotole di croccantini. Un giorno Carmela fu colpita da rabbia, appassendo come un fiore il giorno del 92° compleanno di suo fratello Roberto.

Carlo Goldoni

Carletto alle nozze della nipote.
Dopo aver scalato i mari più profondi e essersi immerso sulle cime più alte, decise di nascere. Padre di suo padre e figlio di Filippo il Finocchio, noto fruttivendolo della zona, intraprese la carriera di chiudiporte. Lavorò presso l'hotel In Affitto a Tuttochiuso (HL) come chiudiporte prima e aprifinestre dopo. Colto in flagranza mentre rubava del burro dalla mensa, fu licenziato e esiliato in Kapponia, dove viveva il fratello cattivo di Babbo Natale. Dedicatosi alla professione di renna part-time, alle ore 12 partorì un uovo mentre raccoglieva bacche. Caduto in depressione, decise di investire tutti i suoi averi in una salumeria che vendeva articoli per sexy shop. Grazie all'aiuto finanziario di una cordata filo-finlandese, aprì una catena di bibite in lattine prodotte con mucosa di lumache. Gli affari andavano a gonfie vele, fino a raggiungere un guadagno pari al pil della Norvegia. Dopo una tourneé in Qatar, si sposò presso Foggia con la figlia di un panettiere. Per mancanza di scarpe, morì.

L'incontro dell'anno

L'evento dell'anno.
Dopo aver pigiato il tasto replay, il nastro si riavvolse e la musica ripartì. Al jukebox suonavano i Fratelli De España, noto gruppo musicale nei peggiori bar sumeri di Aversa ovest, quando tutto ad un tratto la porta fu spalancata con ferocia da un tizio vestito da mela gialla. I vecchietti, la gioventù e i camionisti seduti ai tavoli, abbassarono i bicchieri e iniziarono a entrare fuori. Era l'inizio della disputa, l'evento dell'anno, il main event della settimana, l'ora tanto attesa, il clutch moment che tutti stavano aspettando. Alla destra del vostro schermo c'era lui, sì proprio lui, Pierpiero Piedi. Alla sinistra del vostro gomito destro, invece, si riscaldava Perpesco Pero. L'arbitro dell'incontro era il signor Falso della sezione carceraria. L'incontro purtroppo non fu mai disputato a causa dell'invasione di topi radioattivi, trasportatori di bibite al plutonio che uccisero tutti i presenti.

Roberto

Roberto.
Roberto era un bambino bello. Sua madre lo portava al parco ogni giovedì di primavera. Una notte si svegliò e recatosi in cucina bevve del succo di limone, poi tornò a letto. Il mattino seguente defecò un'arancia gialla. La madre preoccupata lo portò in Bielorussia da uno specialista di cavallette canterine. Addormentatosi tutto sudato, compose un'ode ad Alba Verde, sua musa ispiratrice. Roberto aveva solo 7 anni quando si trovò di fronte un uomo di 60
anni che sosteneva di essere suo figlio. Sconvolto da tale scoperta, decise di tornare a dormire. La storia di Roberto è una rarità. Roberto era affamato, affranto, afflitto, affittato e affogato. Ebbene sì, affogato al cioccolato. Si spense come una candela, il giorno del suo 92 compleanno.

Galileo Galilei

Galileo in attesa del preventivo.
Mentre sparavano alla marmotta, mi resi conto che li con me non ero solo. Una schiera di ragni psicopatici prese il controllo della torre Banana di Taipei Sud. L'imperatore Merolone VII si dichiarò imparziale, ma fu il primo a intervenire attaccando un nomade bosniaco che pescava assorbenti nella piscina comunale di Merolone VII. Inizialmente GianJennifer McDeltoide restò a casa sul divano, poi intervenne bombardando a suon di peti le coste del Lussemburgo, scatenando l'ira di Mimmone IV. Rinchiusosi nella sua tana di cristallo Merolone VII consumò piacevolmente la sua cena a base di cocomeri e feci congelate del Suriname, prima di attaccare con uno sputo violento un foglio al muro.  Drudo II, noto inviato del Tg D'Ugo arrivò sulla scena immediatamente prima di sporcarsi le dita con succo di paletti. Intrappolati su una sedia rotante, i tre si conobbero fuori a un balcone. Udite le urla della signora Anda Maria, si precipitarono ma caddero e furono raccolti con Torno, il noto vicino di Ann Chesso. Dopo questa tribolante aventura vana, furono rapiti da un esercito di topi radioattivi zoppi e di loro non abbiamo più ricevuto notizie. Galileo Galilei.

Antefatto nr.2

Il numero due dei numeri.
Il direttore della rivista " Bidelli e imperatori" scoprì con stupore che nel bagno del suo ufficio era terminata la carta igienica. Contattò immediatamente la sua segretaria. Trovatosi in difficoltà iniziò a pregare, ma la cosa non funzionò. Dio ancora non esisteva a quei tempi. Subito dopo il primo entrò il secondo. Un noto pendolare prese il posto di guida della rivista. Fu a quel punto che accadde il fatto. Un nomade stitico di origini statiche mescolò l'olio di merlo con dell 'estratto di Joystick . Le difficoltà furono notevoli e fu solo grazie all' intervento di una lesbica gay che tutto fu risolto. I gay lesbica rivendicavano il loro diritto a sposare un uomo. Nonostante ciò non si poté scongiurare il peggio e un' ondata di faggi giganti si riversò sulle coste del New Molise. A scamparla su Erickjohn Sporco. Intanto Luca No, il più importante impiegato al mondo, continuava a dipingere pozzanghere sui muri della sua gondola situata sull' altare di una chiesa gotica ....... Ma per fortuna 2 uomini armati di presunzione entrarono nell' ufficio e ordinarono a tutti i dipendenti di piegarsi su un lato e fare esercizi a corpo libero e ordinarono un pizza, più precisamente una pizza buona. La situazione sembrava critica ma l'intervento del tenente colonnello maresciallo avvocato giudice imperatore Dromedario VI fu tempestivo. Arrivato sul posto dopo due anni scoprì che da poco i 2 avevano terminato di divorare la pizza. Fu accolto amorevolmente e danzò nudo per i 2 uomini. Dopo ciò passò all 'azione. Un ucraino che si butta a destra viene spinto a non farlo con le dure da chi vende sporche pezze di nero liquame. È in questo modo che si liberò dei 2. Tornato a casa fu accolto da una folla di api madri e il popolo lo osannò. Sua moglie gli andò incontro ma lui non ricordava chi fosse quella donna. Fu per questo che lei lo ringraziò e lo elogiò. Ma aveva dimenticato anche qualcos'altro , qualcosa di remoto era penetrato dentro di lui, un ricordo , una sensazione arcaica, un flusso di sensazioni lo avvolgeva, aveva l'impressione di aver perduto qualcosa , di aver smarrito un ricordo. Quando finalmente ricordò, era troppo tardi. Dromedario VI si era, oramai, cagato addosso. A causa di ciò fu prosciolto e riuscì a vincere quella causa mai aperta. La conseguenza più immediata fu la fine dell ' universo. Ma per fortuna erava l'anno 1979. Fu infatti nel 1980 che Dio creò l'universo. Rinato insieme agli abitanti di Namek , fu subito esiliato e insito della medaglia di pane integrale. Ben preso la situazione si risolse in suo favore. Batman era in Etiopia per un convegno sulla coltivazione della betulla nana e per fastidio nei confronti della disoccupazione minorile fuggì di casa. In quel periodo viveva ancora con i suoi genitori Salvatore e Giankàren. Ritornando al tema principale ci è noto il motivo della crisi esistenziale di Dromedario VI, ma non la ragione della sua partenza per Calcutta. Taluni credono che fu minacciato da un procione violento e timido , altri pensano che abbia provato vergogna per aver indossato una maglia rosa....(continua)

Pausa

Ma cosa vi aspettavate?!....(continua)

Dove sono finiti tutti?

Tutti furono spostati nella stanza accanto. Alcuni rimasero in piedi, altri semplicemente appoggiati al muro. Gli ultimi arrivati trovarono delle sedie, ma preferirono rimanere non sedersi. Quando il salumiere iniziò a cantare, la civetta della signora Carta Bianca iniziò a sputare vermi e comporre sonetti. Una cosa alquanto strana che turbò gli assenti in aula e invitò il giudice a sospendere la seduta per mancanza di materiale. Decisi a recarsi al piano di sopra, dove viveva il signor Mori Remo, l'arringa riprese e l'avvocato spense le luci per giocare a nascondino. Questo brutto scherzo non piacque al giudice che decise di allontare dall'aula l'accusato, due castagne e la moglie dell'amante del nipote della signora Perla Pace. Ritornata la calma, non sappiamo cosa sia successo, ma il vicino di Paolo ci disse che il caso fu archiviato e tutti ritornarono nella loro stanza a dormire. Misteriosamente, tre giorni dopo il quarto giorno, tutti scomparirono in circostanze alquanto misteriose.

Quattro amici al bar

Più che altro, anche noi ci stiamo chiedendo come debba iniziare questa storia. Mah, buttiamola lì, si proprio lì dove nacque colui che si chiamò Den Tista. Migliaia di vette furono scalate, centinaia di fiumi furono attraversati e chilometri di steppa furono percorsi da un semplice procione, fin quando si stancò di percorrere queste misere distanze per sedersi a un tavolo con dei vecchietti che giocavano a briscola. E fu proprio in quel momento che, in mancanza di un giocatore, Cal Zettone fu convocato nella Nazionale Mesopotamica per disputare la Coppa del Mondo. Eliminati ai quarti di semifinale, disertarono la premiazione fin quando il loro capitano, il Sig. Scar Pino, fece irruzione in un supermercato per rubare un pacchetto di gomme da masticare. Fuggito, catturato e scappato, Giangian Gianni fu eletto primo ministro del neo-stato dell'Occidente del Sud Artico. Dopo essersi ubriacati in luoghi diversi e sperduti nel mondo, Den, Cal, Pino e Giangian si riunirono e partirono alla ricerca della steppa perduta, un luogo fino ad allora sconosciuto al genere umano. Arruolato un quinto componente, Fran Pesco, disputarono una partita amichevole di calcetto con una rappresentativa nettuniana, prima di riunirsi tutti insieme per una scorpacciata di pasta e fagioli. Purtroppo, a causa del ben noto effetto dei fagioli sull'essere umano, morirono tutti soffocati.

Che fine ha fatto....

Chissà chissà se è lui...
Nato arrabbiato, mangiò un cioccolattino in un sol boccone. Decise di non andare a scuola e intraprendere la carriera di nullatenente. Si sedette, appena scalzo, su un muretto fuori a una stazione di tricicli, dove iniziò la sua protesta contro le antenne sui tetti delle case. Fu finanziato per questa sua iniziativa da un noto imprenditore televisivo, un certo Gianguardo Canale. Raccolto un fondo pari a 200milioni delle vecchie mille lire, riuscì a ottenere i diritti televisivi delle  tre stagioni precedenti di Coppa Boccioni, competizione che si teneva ogni 7 anni dove si affrontavano i più grandi giocatori di bocce di tutto il mondo. Colpito da un tappo di bottiglia durante il commento di un piatto di pesto, riportò un'ematoma che lo tenne in coma per 30 lunghi anni. Al risveglio non ricordò niente e decise di scappare nel nulla, senza lasciare più traccia di lui, ma soprattutto, lasciandoci a bocca aperta.

Il misterioso caso di Benjamin Price

Benjamin nelle vesti del suo omonimo,
il campione di calcio Benji Price.
Caduto, rialzatosi e scalato una scala mobile, andò a cantare sotto un balcone. Dalla rottura di un vetro, si autoproclamò re di una traversa. In seguito, intrattenne un rapporto extraconiugale con un castagno, da cui nacquero due pere e una ciliegia. Dopo aver urlato contro una nuvola, decise di partire per mari e monti, fino ad arrivare a Capodrise, nel Casertano, dove aprì una fabbrica di concentrato di melenzane. Dato che gli affari andavano bene,optò per la compravendita di una squadra di cricket di terza serie. Dal vivaio del suo team, riuscì a sfornare fino a 100 croissant al giorno, il che lo portò a diventare la pasticceria di fiducia del duca Agnello Pasquale. Denunciato per frode fiscale e bancarotta, decise di emigrare presso i monti Tifanno Ciao, dove conobbe una certa Heidi, sua futura socia in affari. Aprirono, infatti, una macelleria vegetariana, la quale fruttò loro fior e fior di monete di cioccolato. In seguito ad un attacco d'asma, si rifugiò presso un satellite di Saturno, dove si suppone sia ancora vivo.

Giosuè Carducci

Giosuè vestito da Marx il giorno di Carnevale.
Autoformatosi da una formazione sbagliata su un calcio d'angolo, ottenne un calciò di rigore che sbagliò tirandolo in curva. A causa della traiettoria del pallone, fu espulso dal terreno di gioco e mandato in esilio in un'isola inesistente dell'Atlantico. Divenuto ormai il capobranco di un gruppo di squali gialli, decise di perseguitare l'arbitro che l'aveva espulso per restituirgli il cartellino rosso. Dopo svariati secondi, prese un master in contaportoni: ebbene si, veniva pagato per contare quanti portoni erano presenti nel suo viale in mezzo al Pacifico. Compiuti i 5 anni di vita, creò un atomo che avrebbe distrutto tutte le bottigline d'acqua presenti sul pianeta. Grazie a questa sua invenzione, ricevette il premo Sibel per la cosa più ingegnosa al mondo. Si sposò con un fior di loto, da cui nacquero un'ape, un furetto e un macaco. Prima di morire, incise un album neomelodico/punk. Si spense dopo aver bevuto un bicchiere di succo di mirtilli.

Giuseppe Garibaldi

Garibaldi in prima pagina
su una rivista di gossip.
Nella vicina regione di Chissenefrega tra il 54 Avanti Conan e il 3271 Dopo Cena, nasceva dal rapporto tra una donna e un babbuino con problemi di autostima, un certo Peppino Garibaldi. Egli era uno stimato e onorevole pusher di papaveri, ma doveva averne annusati troppi, perché decise di diventare scalatore di fili d'erba. Nessun uomo arrivò tanto in alto, anche se Peppuccio voleva andare oltre il limite delle capacità umane e scalare il fungo più alto della casa e riunirlo con il suo pesco. L'impresa non fu certo facile, aveva bisogno d'aiuto, e fu così che assunse 1000 topi pagandoli con il miglior gorgonzola sulla piazza, preso proprio dalla riserva delle sue scarpe. Molti sorci e pantegane morirono, ma alla fine ci riuscì e festeggiò la reunion col fungo andando a cena con le zoccole sopravvissute. Sulla via del ritorno a casa, fu fermato da una pattuglia di gatti ubriachi, che arrestarono i topi e condannarono Peppiniello a 40 frustate il giorno del suo ottesimo compleanno. Caduto in disgrazia, fondò un'associazione che riuniva allevatori di pappataci e produttori di sugo di zucchine. Arrestato per bancarotta, scoppiò come un palloncino in circostanze misteriose.

Niccolò Machiavelli

Niccolò con una coda di gambero
 gigante tra le mani.
Sviluppatosi in seguito a un peto fluttuante in aria rarefatta nel S3MMA1, il piccolo Niccolò destò stupore tra la folla di due sciatori esotici. Non sappiamo il perché, ne quando tutto questo avvenne, ma dal racconto di un dromedario cieco, siamo venuti a conoscenza del fatto che lo zio Filippo aveva appena vinto a tombola. Niccolò per disperazione decise di imparare il moldavo per dichiarare guerra a una schiera di formiche che aveva invaso il suo giardino. Dopo aver vinto questa battaglia grazie all'amico di sempre Sugo di Pomodoro, figlio di un noto imprenditore, Machiavelli decise di intraprendere la carriera di schiacciabottiglie e ricavatore di tappi di sughero, un impego ben pagato in quell'epoca, sebbene tutto ciò non lo porto a litigare aspramente con dei vicini molto silenziosi. Successivamente comprò una laurea sullo studio dei rutti dei cinghiali. Laurea che lo portò a diventare uno dei maggiori imprenditori di Caserta e provincia. Dopo aver perso tre dita in una partita di poker, si ritirò in uno dei suoi poderi presso Foglianise (nel Beneventano), ove compose due sonetti dedicati alla mosca che si posò sulla sua cacca il giorno del suo compleanno e una ninna nanna per il figlio che non avrà mai. Colpito da un moscerino nell'occhio destro, iniziò a zoppicare finché non cadde in un pozzo. Trasformatosi in fango, urtò contro un muro e sparì. Ancora oggi non sappiamo ove esso sia finito.

Gli Sposi

I sposi in viaggio di nozze a Varcaturo.
Cara Lucia,
Tu sai donarci solo malinconia.
Il povero Renzo Tramaglino
Da te non è riuscito nemmeno a farsi fare un boc...concino.
Persino il Nibbio ti ha schifato,
Che con tutto il piacere ti avrebbe sparato.
L'Innominato, invece, ti ha trattano in modo carino,
Nonostante i suoi modi da assassino.
Mi ha delusa anche la monaca di Monza,
Poiché mi aspettavo che con te sarebbe stata più stronza.
Alla fine sei riuscita a sposarti,
E menomale, perché non ce la facevamo più a sopportarti.

Il misterioso retroscena

Sul Retroscena.
Caduto e rialzatosi, inciampò in un barattolino di cacao amaro nel momento in cui il Kilimangiaro decise di spostarsi in Sudamerica. Aperta la porta con un cavatappi, la finestra si chiuse e Carletto soffiò sul naso di G. G. J. Sonostatoio. Ne nacque un colluttazione ove tutti si sedettero e iniziarono ad ascoltare un cammello recitare una poesia di Novembre. Spenta la luce, tutti andarono a dormire e dei topi radioattivi si trovarono di fronte una schiera di formiche antibiotiche.

Herman Hesse

Herman Hesse per le oche Piersanto. Comune tra le specie animali era il suo pelo lungo aromatizzato con fiori di cannella secchi e polvere di rana. Una notte all improvviso una lacrima gli scivolò sul viso. Era la pioggia. Ma lui credette fosse una lacrima. Ed è per questo che imparò a piovere. Primo caso al mondo di uomo che pioveva. Herman pioveva 2 notti al giorno, come da prescrizione medica. Abile scaccolatore ed futile codardo, per mancata riconoscenza ottene un ceffone da un dromedario sindaco. Rare e piuttosto precoci le sue conversazioni con Annunziata , la sua vicina di cella. Ebbene per quanto possa sembrare abile il personaggio Herman, fu rinchiuso per motivi vari in un carcere di minima sicurezza in cui bastava chiedere il permesso di evadere per poter evadere . Evase ma resto intrappolato su una sedia.Non ricordava più come ci si alza. Divenuto noto come " la sedia nota" si alzò in un bel giorno di primavera, tra lo stupore generale di un bue, una sega e un cinghiale . Per dimostrare che in quegli anni aveva solo riposato le ginocchia ,partecipò alla prestigiosa gara "cammelli alati che suonano scodelle rotte". Vinse il settimo premio, in quanto settimo su 7 concorrenti. Trovo il successo come istruttore di pioggia , e perfezionò le sue doti durante un lungo viaggio in Libia. Una volta appresa la capacità di nevicare smise di suonare la chitarra e si dedicò alla musica classica da asporto. Facchino provetto, rispettato e odorato. Salvo per sbaglio continuo a vivere la sua vita. Per lungo tempo si fregiò del titolo di "uomo con i piedi" finché un giorno l 'imperatore Gino Paolo II me , non decise di estendere l'appellativo a tutte le lumache e i datteri imparentati con delle banane. A questo punto Herman fece quello che sapeva fare meglio. Restò per molto tempo a casa per protesta ma era cosciente della fatto che le sue valige erano rotte e che qualora lo avesse voluto non avrebbe potuto transitare per l'oceania con un jet Nicholson. Colpito da un gesto così nobile il sindaco del impero annullò la sua decisone e si rifugiò in una tenda di polistirolo. Herman umiliato, scese per comprare un gelato. Vide che per strada le cose andavano male. Dopo mesi di lavoro ,stufo delle critiche dei mandarini e delle guance morbide dei cavalli, inizio a piovere . Piovve per ore ed ore finché una maga nippo-polacca lo investì con la sua coccinella alata. Anche il più inutile degli uomini sa che per fare l'albero ci vuole il legno". Fu questa l'affermazione che gli valse il premio Nobel per la guerra. Giunto ai margini della società , fu convinto da una foglia che bisognava giocarsi il tutto per tutto. Ma non fu un buon consiglio. Recatosi al bar "bar" acquisto un mignolo e un asse di carta. Riuscì in questo modo a costruire una balestra ed un ordigno. Li piazzò sotto i cartoni da letto  di un mendicante da lui ritenuto il responsabile della crisi economica mondiale. Herman si sedette e con le mani di un suo caro amico cucì una camicia di lana rossa. Ecco, ora è il momento giusto pensò. Ora potrò finalmente essere io il più salutare degli elicotteri. I suoi piani andarono in fumo dopo essere stai avvolti in una cartina. Una volta intinto il tovagliolo sporco nel succo di joystick, iniziò a mangiàre con piacere la merenda preparagli dà sua madre. Momento dopo momento nacque in lui la convinzione che se avesse voluto , avrebbe potuto realizzarsi in qualsiasi maniera. Fu così nominato spada di stato. Aveva però la sensazione di aver mangiato qualcosa di poco buono. Insieme a lui anche la gente dell' intera contea lo pensava. Gli effetti furono nefasti. Una nube tossica composta da gas mefitici avvolse quella che oggi è nota come la valle della morte. Herman si fece coraggio e ancora una volta per ricominciare si rifugiò nella sua capacità di piovere . Incontrò una notte un pidocchio che gli confidò i suoi più oscuri segreti, ma Herman non fu minimamente colpito da quel misero pidocchio e dalla sua sporca storia. Anzi , lo insultò ripetutamente. Il pidocchio rimase affascinato da quel uomo così normale, ma non fece nulla ,anzi, lo insultò . Durante una notte , in cui gli ananas dormivano , Herman inoltratosi tra le rughe di una anziana donna, si imbattè in un misterioso monolite. Si avvicinò e nel toccarlo ebbe una visione. Herman vide suo padre sorridente, con in mano un cartone animato, nel tentativo di sedersi. Comprese in un attimo che fu quello il gesto che gli diede la vita. La visone si interruppe improvvisamente, allorchè una mandria di ancelle uomo , lo riconobbe e lo assalì. Fu allora che apparve un'intenzione pigmea di nome Gnegno e lo salvò. Herman si ritrovò il giorno successivo seduto su di una scopa . "Domandatemi come si ammanetta un giullare" , furono queste le parole pronunciate da Herman e che gli valsero la candidatura all Oscar come meglior Bello. Lino Mando lo attese all uscita dal ascensore ma Herman preferiva le scale, quindi non si incontrarono. Herman pieno di se e di qualcun altro , spostò il comodino e vi trovò un tesoro. Immediatamente scese di casa per avvisare qualcuno ma era noto a tutti che i primi a essere avvisati sono sempre quelli più belli. Fu comunque collaborativo con le forze dell ordine e riuscì a confessare tutto senza proferir parola. L'interrogatorio durò ampie ore ma il tenente maresciallo colonnello re non riuscì ad ascoltare la meravigliosa e al contempo penosa voce di Herman. Detto ciò non restò che appendere i chiodi al chiodo e dedicarsi ai suoi figli. Purtroppo però Herman non aveva figli. Questo non gli non gli negò ,comunque, la gioia di dedicarsi ai suoi figli. In vecchia si sa certe cose hanno meno importanza  e i pavimenti sono più sporchi così come i comodini a forma di agnello. Proprio quel comodino che Herman sposto 19 anni prima e che gli era costato anni di cella nel noto carcere di minima sicurezza. Ora che i suoi figli che non esistevano erano lì con lui fu tutto diverso, smise di piovere e trovò lavoro come disoccupato presso un bar. Fino alla fine della sua vita restò appeso ad un ramo .Fu poi raccolto e venduto come ananas ad una famiglia di facoltosi rinoceronti. È così che termina la storia di Herman Hessex  "la sedia nota" , un uomo che ha fatto della sua vita una scatola , un uomo che ha reso se stesso un insulto alla morale , un uomo donna bambino.

La filastrocca della mutanda sporca.

Mi sono sporcato il primo del mese
Con un tubetto di maionese
L'avevo versato sul mio spazzolino
Ma mi è caduto nel lavandino
Di forza col dito l'ho sollevàto 
Ma proprio in quel mentre mi han pugnalato
Caduto di schiena su di una balena
Mi ritrovai a mangiar una dura altalena
Il dente malato sul piede fini
E dal dolor mi scappò la pipì 
Pien di coraggio mangiai anche un faggio
Ma fui menato da John Scarafaggio
Intanto li in bagno l'acqua scorreva 
Ma la maionese sul dito restava
Mi ridestai con forza e vigore 
Ma Tom Menestrello fischiò un rigore 
Inclinato su un lato guardai il portiere 
E senza paura mangiai 7 pere
Senza volerlo col dito sporcai
La pera e la mano di 2 marinai
Uno di questi la pera lanciò 
E sulla mutande questa cascò 
Sconforto e stupore nell occhio e nel cuore 
Quando scoprii che sulla Mutanda di seta turchese
Sul disdegnino di un piccolo fiore 
C'era finita la maionese.

L'Uomo Misterioso

Guardare questa foto potrebbe causarvi problemi.
A seguito della pioggia di cavallette, L'Uomo Misterioso dovette scalare tre vette innevate per aprire la porta che si trovava al di sotto di un canale televisivo. Il Mondo, caro amico di Pippo, si sentì scosso dagli eventi che stavano accadendo sul lato Nord di Nettuno, il che lo portò a guidare una spedizione punitiva contro i genitori della regina Mangia Polpetta. Dopo tre mesi di guerra con forchette, cucchiaini e mestoli, L'Uomo Misterioso decise di affrontare Batman e Robin, rinchiudendoli in una baita sul cucuzzolo della montagna. Divenuto Padrone assoluto del cane di Tommaso Conledita Nelnaso, L'Uomo Misterioso mosse l'alfiere in diagonale e arrivò a mangiare la Regina, famosa per uno spot sulla carta igienica. Dopo ciò, si trovò davanti una schiera di topi radioattivi, che intanto avevano divorato Mondo, Pippo e Mangia Polpetta. Purtroppo il manoscritto si ferma qui, ma grazie alla testimonianza di un cammello di nome Alfio Graffio, sappiamo che L'Uomo Misterioso fu spinto da una sedia e cadendo rimase intrappolato in un portale spazio temporale. I topi radioattivi, non avendo così più ostacoli sul loro cammino, proseguirono alla volta delle Bahamas, per una vacanza di tutto rispetto.

Antefatto nr. 1

Il numero 1 dei numeri.
Trasse la sua vita da un film, ritrasse se stesso nel più celebre dipinto di tutti i mondi, incoronato tre volte re e tre volte papa, vincitore di 11 premi nobel tra cui il Nobel per la bellezza. Nato in tempi morti. Anno 2120 l'uomo ha ormai colonizzato ed inquinato Marte . Il bello concepito da pochi è diffuso e non compreso da coloro che lo evitano e che lo rispettano per temuta punizione . Sono diffusi segnali di divieto di ogni specie : " vietato nuocere o uccidere chi ti sta accanto , che lo si conosca o meno" , " è severamente proibito defecare e sputare per strada"  . Quanto può essere considerato distopico in mondo in cui l'uomo ignorante obbedisce alle norme create da chi ha coscienza ? Vale la pena far morire la natura per rendere l'uomo vivo? ...erano queste le domande che si poneva MArio Draghi. Dapprima studioso di pane , divenne in seguito il più eminente ferroviere del impero latteo. Le navi da guerra partivano dai mari sommersi di Europa per giùngere nelle colonie salvate dalla guerra. Colonizzare i salvati che erano stati colonizzati. La missione era chiara , distruggere i topi radioattivi. Mario non era al corrente ed interferì. Fu giudicato colpevole dal tribunale dell inquisizione . Gli fu ridotta la connessione ad 1gb al mese. L'accesso a Facebook gli fu consentito solo nelle ore notturne. Oramai solo , Mario , che oramai era diventato Van Rompuy , fu colpito dalla noia. In un primo momento non comprese quella sensazione , non comprese quella malattia, credette di essere divenuto pazzo. Consultò Wikipedia ma non riuscì a trovare notizie utili, cosa gli stava accadendo ? Di cosa poteva trattarsi e perché Wikipedia non era stato d'aiuto ? Troppe anomalie, il caro Rot. fu costretto a videochiamare uno psicologo digitale. La diagnosi fu " stato alternato nel quale la carenza di stimoli esterni ed interni porta ad una incapacità di comprendere le proprie necessità e la proprio volontà con conseguente possibilità e pericolo che una sorta di pensiero autonomo possa sorgere" . Mark fu , a questo punto , riabilitato alla connessione senza limiti di tempo e dati. In quei pochi istanti di noia, immaginò. Per un attimo fu tentato di gettare a terra un filtro da tabacco e restò così impressionato da quello stato di perdita di coscienza che ipotizzò; Ne ipotizzò la causa. Fu in quel preciso istante che accade il peggio, fu in quel momento che la malattia lo portò alla più estrema delle conseguenza. J. cercò di elaborare una soluzione . Il finale della storia è già noto. L' impero latteo proseguì senza traccia di uomini sotto la supervisione di Gnegno.

Aphra Behn

Semplicemente Aphra Behn Nuda.
Quando l'assemblea galattica si riunì per decidere le sorti dell'umanità, fu chiaro fin da subito che il tutto dipendeva dal fattore Behn. Ritenuta dalla maggioranza dei critici " l'intentore donna delle cose inventate dagli uomini". Numerosi appellativi furono generati nell'arco dei secoli per definire la grandezza di un personaggio in grado di occupare una colonna di pagina sulla più scadente rivista gossip giapponese. Guidò imponenti rivoluzioni, tra le quali ricordiamo la ribellione dei macachi contro i babbuini della tundra siberiana. Organizzatrice della notte dei biscotti, nella quale i bambini del villaggio tarallo furono privati della loro principale attrazione culinaria e ambasciatrice ufficiale dell'onuz, fu impregnata in prima linea nel salvataggio di un gatto rimasto intrappolato tra i rami di un albero. Fu lei, infatti, la prima a chiamare i soccorsi. Si narra che una notte, disturbata da sogni inquieti, si svegliò per poi riaddormentarsi. Ma prima di tutto introduciamo questo straordinario personaggio senza omettere le principali tappe della sua vita terrena.
Non nata. Nata già sposata non con suo marito e con tre figli. Essendo sempre stata adulta non frequentò alcuna scuola. Un fatto da non sottovalutare è che il momento della nascita coincide con quello del decesso per cui, la sua intera esistenza non fu realmente da lei vissuta. Nonostante i paradossi temporali generati dalla sua esistenza sappiamo con certezza che è esistita perché l'hanno detto a scuola.
Fu scrittrice di libri per testimoni di Geova e fondò una casa editrice specializzata nella stesura di testi per tabaccai. Divenuta un personaggio di spicco della corte di Mario VII di Pollame, fu coinvolta nello scandalo del galletto negato. Era la notte del primo Manzo quando le stalle reali furono depredate da un'ombra misteriosa. Quella notte nel castello si celebrava il dodicesimo anniversario della scadenza della scatola di biscotti donata al Re Mario VII di Pollame dal Papa Paolo Pablo Pino XXXII detto "sedia". Presenti alla cerimonia ricordiamo: Pieroliver Pollame, Definito Amuleto, Ospite Gradito, Aphra Behn, Behn Fatto, Ilmo d'Esto,  Salvio Saliva, l'Ultimo Samurai,  Mario VII di Pollame, San Joystick e Pele'.
Gli ospiti erano disposti come da grafico sottostante. La prima portata fu servita agli ospiti alle ore 21.47. A servirla fu Mario VII di Pollame detto "il modesto". Si trattava di un'anatra di San Joystick cotta a mano da Mario VII di Pollame detto "il modesto". Dopo che l'Ultimo Samurai ebbe terminato, si verificò il furto. Il Re accusò la Federazione Russa che all'epoca ancora non esisteva. Per convenzione il Re contattò le forze dell'ordine. Sul posto arrivò il tenente GianJohn Giappone che intervistò (essendo anche un giornalista impegnato con la rivista di gossip "Persone viste in tv che fanno cose normali o sono nude") e interrogò i presenti. Aphra Behn confessò che al momento del furto si trovava in Africa per debellare un'epidemia di cocomeri. San Joystick dichiarò la sua colpevolezza e presentò a GianJohnGiappone un dossier nel quale erano elencati i 101 motivi che l'avrebbero spinto a compiere un tale gesto. Nessuno gli credette, ma fu comunque arrestato per possesso di stupefacenti. Stranamente risultò che nessuno dei presenti alla cena era nel castello nell'ora del delitto. Il Re stesso confessò di non trovarsi nel castello e che quindi per lui sarebbe stato impossibile rubare il suo stesso galletto. Inizialmente fu accusato dal tenente il capo delle Forze Armate del castello, il Maggior Domo.
Purtroppo, però, GianJohnGiappone entrando nel castello cadde in una buca melmosa e fu solo dopo cinque interrogatori che si rese conto di essere sporco. Dopo di ciò rassegnò le sue dimissioni.  Tornato a casa, raccontò tutto alla moglie che impietosita, ma delusa, chiese il divorzio. Una volta sola, libera e affamata di danaro, fuggì in Repubblica Sumera dove trovò lavoro in una miniera di Marshmallow. A questo punto la moglie di GianJohnGiappone si iscrisse ad un concorso di bellezza per aspiranti ricercatori di torri Eiffel. Non essendo altro, la moglie di GianJohnGiappone che Aphra Behn, risulta chiaro, che a rubare il galletto fu proprio Aphra Behn.