Giosuè Carducci

Giosuè vestito da Marx il giorno di Carnevale.
Autoformatosi da una formazione sbagliata su un calcio d'angolo, ottenne un calciò di rigore che sbagliò tirandolo in curva. A causa della traiettoria del pallone, fu espulso dal terreno di gioco e mandato in esilio in un'isola inesistente dell'Atlantico. Divenuto ormai il capobranco di un gruppo di squali gialli, decise di perseguitare l'arbitro che l'aveva espulso per restituirgli il cartellino rosso. Dopo svariati secondi, prese un master in contaportoni: ebbene si, veniva pagato per contare quanti portoni erano presenti nel suo viale in mezzo al Pacifico. Compiuti i 5 anni di vita, creò un atomo che avrebbe distrutto tutte le bottigline d'acqua presenti sul pianeta. Grazie a questa sua invenzione, ricevette il premo Sibel per la cosa più ingegnosa al mondo. Si sposò con un fior di loto, da cui nacquero un'ape, un furetto e un macaco. Prima di morire, incise un album neomelodico/punk. Si spense dopo aver bevuto un bicchiere di succo di mirtilli.

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